Costringe l’amica ad un parto forzato in casa. Poi la uccide e le ruba il neonato
Una studentessa di infermieristica di 22 anni è stata condannata a 60 anni di carcere da un tribunale di El Salvador. La giovane donna, di nome Gloria Estefany Ramírez Carías, è stata riconosciuta colpevole di aver forzatamente indotto il parto di un’amica incinta, uccidendola successivamente e appropriandosi del bimbo appena nato. La terribile vicenda si è svolta nel comune di San Antonio del Monte, nel dipartimento di Sonsonate (El Salvador).
Il fatto è avvenuto nel 2022, quando la donna ha circuito una sua carissima amica, identificata come Victoria Karina Hernández Callejas, di 21 anni, incinta di otto mesi. L’aveva fatta partorire “a forza” e l’aveva uccisa.
Poco dopo si era recata all’ospedale Jorge Mazzini di Sonsonate, accompagnata da un uomo, dicendo di aver appena partorito in casa e presentando quindi il neonato come suo. Ai sanitari è bastato poco tempo per capire che c’era qualcosa che proprio non tornava nella storia raccontata dalla donna. La polizia l’aveva dunque fermata e aveva scoperto il cadavere della 21enne.
Gli esami sul cadavere hanno stabilito che la morte era avvenuta per soffocamento ma il corpo presentava ferite multiple alla testa prodotte da un coltello tipo machete. Gli accertamenti hanno inoltre rivelato che la giovane sarebbe stata sottoposta a travaglio per costringerla a partorire il bambino. Si presume che all’evento abbia partecipato anche una persona con conoscenze mediche specifiche, non individuata con certezza, quindi le indagini restano aperte.
Il processo è durato sei giorni, vi hanno preso parte 27 testimoni e la procura ha presentato prove di vario tipo. Gloria Estefany Ramírez Carías è stata condannata a 60 anni di carcere. Non sono stati chiariti i motivi che hanno portato la 22enne a commettere questi atroci atti.