Cosa è successo oggi in Siria
Un elicottero russo è stato abbattuto nel nord del paese, vicino Aleppo, mentre i ribelli hanno tentato di rompere l'assedio dei soldati di Assad intorno alla città
Oggi è stata una giornata complessa in Siria, su più fronti. Un elicottero militare russo è stato abbattuto – forse dai ribelli dell’opposizione siriana – nella provincia di Idlib, nel nord della Siria. A bordo c’erano cinque persone, nessuno dei quali è sopravvissuto.
Nel frattempo i ribelli siriani, che controllano i quartieri intorno alla città di Aleppo, hanno lanciato una controffensiva per tentare di rompere l’assedio che le forze governative siriane, fedeli al presidente Bashar al-Assad, stanno portando avanti da giorni al fine di riprendere il controllo della città.
Nello specifico:
– Il ministero della Difesa russo ha reso noto che uno dei suoi elicotteri militari è stato abbattuto nella provincia settentrionale di Idlib, in Siria, con cinque persone a bordo, nessuna delle quali (tre membri dell’equipaggio e due soldati) è sopravvissuta.
– Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa russa non-governativa Interfax, l’elicottero Mi-8 (un mezzo multifunzione sia da trasporto che da attacco) è stato abbattuto dopo aver consegnato aiuti umanitari ad Aleppo, mentre rientrava alla base aerea russa in Siria. Tuttavia, secondo altre fonti vicine all’opposizione dei ribelli siriani, il velivolo stava rientrando dopo aver compiuto raid aerei sulla città di Aleppo.
(Qui sotto: un video mostra i momenti immediatamente successivi all’abbattimento di un elicottero militare russo nella campagna della provincia di Idlib)
– Nel frattempo i ribelli siriani hanno lanciato un’offensiva contro le parti di Aleppo controllate dalle forze governative nel sudovest della città per cercare di rompere l’assedio e riaprire le linee di rifornimento verso le aree in mano all’opposizione, dove vivono circa 250mila civili.
– L’offensiva è cominciata domenica notte. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha detto che la controffensiva ribelle è la più intensa da alcuni mesi a questa parte. Aleppo è divisa in due tra forze governative e ribelli sin dall’estate del 2012. Ottenerne il controllo sarebbe una grandissima vittoria per il presidente siriano Bashar al-Assad.
– Assad e i russi avevano annunciato un’operazione umanitaria congiunta per evacuare i civili giovedì 28 luglio, ma le Nazioni Unite e gli Stati Uniti sono scettici rispetto a questa iniziativa in quanto potrebbe essere solo un tentativo di spopolare la città perché l’esercito possa più facilmente prenderne il controllo.
– Benché stremata, la popolazione civile nei quartieri ribelli di Aleppo non vuole arrendersi e molte persone sono scese per le strade mentre i ragazzi hanno dato fuoco a dei copertoni perché le nuvole di fumo nero e acre possano impedire ai mezzi aerei di bombardare.