Cosa sappiamo finora sull’attentato a New York
Il sospetto attentatore è rimasto gravemente ferito dopo essere stato colpito all'addome dalla polizia. I media lo hanno identificato come un immigrato uzbeko che ha lavorato per Uber
Nel pomeriggio di martedì 31 ottobre 2017 (intorno alle 20:30 in Italia) un furgone noleggiato da Home Depot è piombato su una pista ciclabile a Manhattan, New York, investendo pedoni e ciclisti. Ecco cosa sappiamo finora:
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L’attacco
- Otto persone sono rimaste uccise e 11 sono rimaste ferite dopo che un furgone è piombato su una pista ciclabile a Manhattan. Un uomo è sceso dal veicolo e la polizia gli ha sparato, ferendolo all’addome. Secondo le autorità, il sospetto ha urlato “Allahu Akbar” nell’uscire dal furgone con cui ha investito le persone.
- Il presunto aggressore, identificato dalla polizia come un 29enne uzbeko chiamato Sayfullo Saipov, è stato portato in ospedale e sottoposto a un’operazione chirurgica, ma è in condizioni critiche.
- Sul luogo dell’attacco le autorità hanno trovato pistole ad aria compressa e da painball.
- L’attacco è avvenuto a pochi passi dal memoriale del World Trade Center, dove avvenne l’attentato dell’11 settembre nel 2001. L’area ospita anche un prestigioso liceo di Manhattan, la Stuyvesant high school.
- Il sindaco di New York Bill de Blasio ha parlato di un “vile atto di terrorismo“.
- Il 3 novembre l’Isis ha rivendicato l’attacco.
Le vittime
- Tra le otto vittime ci sono cinque amici argentini, parte di un gruppo più grande che si trovava a New York per festeggiare i 30 anni dal loro diploma. Il ministero degli Esteri argentino ha indicato i nomi delle vittime. Si tratta di: Hernán Diego Mendoza, Diego Enrique Angelini, Alejandro Damián Pagnucco, Ariel Erlij e Hernán Ferruchi. Tutti avevano quasi 50 anni. Un altro membro del gruppo, Martin Ludovico Marro, è rimasto ferito.
- Un’altra vittima è una donna belga. Il ministro degli Esteri del Belgio,Didier Reynders, ha detto che era una donna di Roeselare, nelle Fiandre occidentali, che si trovava in visita in città con la sorella e la madre. Il suo nome non è stato ancora reso noto.
- Le altre due vittime non sono state ancora identificate.
- I feriti sono almeno 11. Tra loro anche due bambini che si trovavano a bordo di uno scuolabus, che però non sono feriti in modo grave, secondo quanto dichiarato da Andrew Cuomo, governatore dello stato di New York.
Il sospetto
- La polizia ha detto che il presunto aggressore è un uomo di 29 anni. I media lo hanno identificato come Sayfullo Saipov, un immigrato uzbeko arrivato negli Stati Uniti nel 2010.
- L’uomo ha vissuto in Ohio, in Florida e successivamente a Paterson, nel New Jersey. Ha lavorato come autista di Uber.
- Uber ha confermato che Saipov lavorava per loro, aggiungendo che l’uomo aveva passato un controllo di background.
- Quando l’uomo è sceso dal furgone, la polizia gli ha sparato colpendolo all’addome.
- Il sospetto è rimasto gravemente ferito ed è stato portato in ospedale, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Resta in condizioni critiche, ma si pensa che sopravviverà.
- In ospedale Saipov ha cominciato a parlare con gli investigatori. L’uomo avrebbe espresso orgoglio per l’attacco e rammarico per non essere riuscito a causare un numero più elevato di vittime.
- L’Fbi ha rintracciato un secondo uomo sospettato di essere complice di Sayfullo Saipov. Si tratta di un cittadino uzbeko di 32 anni chiamato Mukhammadzoir Kadirov.
- Nelle prime ore del 3 novembre, l’Isis ha rivendicato l’attacco.
Le reazioni
- Le autorità statunitensi stanno trattando il caso come un attacco terroristico.
- Nella notte, la polizia ha messo i cordoni intorno un sito di Home Depot in New Jersey, dove si ritiene che l’uomo abbia noleggiato il furgone utilizzato nell’attacco.
- Rita Katz di Site, il portale che monitora l’attività del sedicente Stato islamico sul web, ha scritto che l’attacco è “in stile Isis”.
- Il governatore dello stato di New York, Andrew Cuomo, ha chiamato l’aggressore un lupo solitario, e le autorità hanno detto che non c’è prova di un’ulteriore minaccia o di un piano terroristico più strutturato.
- Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha condannato l’attacco su Twitter, definendolo “un altro attacco da parte di una persona malata e folle. Successivamente ha aggiunto: “Non dobbiamo permettere all’Isis di tornare, o entrare, nel nostro paese dopo averla sconfitta in Medio Oriente e in altri luoghi. Basta!”
- Nella notte di martedì primo novembre, Trump ha annunciato nuove misure all’indomani dell’attacco. “Ho appena ordinato al Dipartimento della Sicurezza Interna di accelerare il nostro programma di controllo delle credenziali (Extreme Vetting Program)”, ha scritto su Twitter. “Essere politicamente corretti è giusto, ma non su questo!”
- Né il Dipartimento della Sicurezza Interna né la Casa Bianca hanno fornito maggiori dettagli sulle nuove misure adottate.
I have just ordered Homeland Security to step up our already Extreme Vetting Program. Being politically correct is fine, but not for this!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 1 novembre 2017
- In un messaggio pubblicato sul suo account Twitter la sera del 1 novembre, il presidente statunitense ha chiesto la pena di morte per Sayfullo Saipov.
NYC terrorist was happy as he asked to hang ISIS flag in his hospital room. He killed 8 people, badly injured 12. SHOULD GET DEATH PENALTY!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 2 novembre 2017