Cos’è l’Alde
Il Movimento Cinque Stelle ha deciso di aderire a questo gruppo parlamentare europeo con cui però mantiene diverse differenze
Il Movimento Cinque Stelle ha votato tra l’8 e il 9 gennaio per lasciare il gruppo parlamentare di cui attualmente fa parte, l’EFDD (Europa della Libertà e della Democrazia Diretta), di cui fa parte anche lo UKIP di Nigel Farage, per aderire all’ALDE. La scelta è stata presa tramite una votazione online dagli iscritti in maniera netta, con oltre il 78 per cento dei voti.
Ma cos’è l’ALDE di preciso, e perché in molti, anche all’interno del Movimento Cinque Stelle, hanno visto con sorpresa la possibilità di un ingresso dei pentastellati in questo gruppo?
L’ALDE (Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l’Europa) è un gruppo del parlamento europeo di orientamento liberale e tendenzialmente centrista e europeista, nato nel 2004 dall’unione del gruppo ELDR (Partito Europeo dei Democratici, Liberali e Riformatori) e il Partito Democratico Europeo.
A guidare l’ALDE è l’ex primo ministro belga Guy Verhofstadt, già nel suo paese leader del partito dei Liberali fiamminghi.
Il programma dell’ALDE, proposto anche alle europee del 2014 – le prime in cui ogni gruppo europeo ha indicato un candidato a presidente della commissione UE -, si basa su un rafforzamento dell’Unione europea e delle sue istituzioni politiche e monetarie per rendere Bruxelles protagonista a livello internazionale, rafforzando anche la governance economica dell’unione in modo da rendere più forte e competitivo l’Euro.
Dal 2004 a oggi sono stati molti i partiti italiani che hanno aderito all’ALDE: la Margherita, i Radicali, l’Italia dei Valori, l’API di Rutelli. Alle ultime europee, quelle del 2014, nel nostro paese questo gruppo europeo è stato rappresentato dalla lista Scelta Europea, composta da Scelta Civica, Centro Democratico e Fare per Fermare il Declino, che tuttavia non ha avuto eletti, non essendo riuscita a raggiungere il quorum del 4 per cento.
Ora che abbiamo visto cos’è l’ALDE, possiamo notare che ci siano numerose differenze tra il suo programma e quello del Movimento Cinque Stelle, a partire dalla volontà di rafforzare le istituzioni europee, viste dai pentastellati come vecchie burocrazie tecnocratiche che non rappresentano i cittadini, e nel rafforzare l’Euro e la Banca Centrale Europea, istituzioni che per il movimento di Grillo hanno tolto la sovranità ai cittadini dei paesi europei.
Verhofstadt, leader dell’ALDE, è inoltre storicamente anti-russo, mentre il Movimento Cinque Stelle ha sempre promosso un dialogo con Putin. Nel 2015, mentre era in corso una fase calda del conflitto nell’est ucraina, il politico belga fu inserito in una lista di 89 politici occidentali non graditi alla Russia.
Un’altra differenza tra Cinque Stelle ed ALDE è inoltre emersa riguardo il TTIP, il trattato commerciale tra Ue e Stati Uniti cui il Movimento Cinque Stelle è sempre stato contrario.
Il deputato pentastellato Danilo Tondelli ha comunque fatto notare in un tweet che il movimento pur confluendo nell’ALDE manterrebbe una propria autonomia, nell’ambito delle numerose differenze che ha con il resto del gruppo di cui – forti di 17 europarlamentari – diverrebbero il partito con più eletti.
Nonostante le idee europeiste, la posizione centrista – e come tale né chiaramente di destra o di sinistra – dell’ALDE ha reso questo gruppo spesso anche un punto di riferimentoper partiti più lontani dalle idee di liberalismo classico e europeismo cui si ispira.
Nell’ALDE, ad esempio, ci sono i Freie Wahlers, un movimento tedesco tendenzialmente euroscettico, e vi ha aderito anche l’unica europarlamentare dell’Unione dei Verdi e Contadini lettone, quest’ultimo come il cinque stelle proveniente dall’EFDD.