Cosa si sono detti Angela Merkel ed Emmanuel Macron durante il loro primo incontro
L'idea dei due leader è di ripartire dall'asso franco-tedesco per creare una road map per l'Ue. E concordano sul fatto che i trattati europei si possono cambiare
Il neoeletto presidente francese Emmanuel Macron e la cancelliera tedesca Angela Merkel si sono incontrati nel pomeriggio del 15 maggio a Berlino. Un incontro di rito per i presidenti francesi che, subito dopo l’insediamento, viaggiano fino alla capitale della Germania per consolidare l’asse franco-tedesco.
“Abbiamo concordato che lavoreremo insieme in modo molto stretto”, ha affermato Merkel nella conferenza stampa dopo l’incontro tra i due, rafforzando il concetto di una stretta collaborazione tra i paesi. “Sono consapevole che in un momento molto critico dell’Ue vanno prese decisioni giuste”, ha aggiunto.
Secondo Macron “è fondamentale rafforzare l’asso franco-tedesco”, “utile anche per l’eurozona”. La cancelliera tedesca ha spiegato di voler “sviluppare una road map”. C’è una “convinzione comune che non possiamo soltanto occuparci della Brexit, ma che dobbiamo pensare anche all’approfondimento dell’Europa”, ha detto precisando che “progetti sul sistema fiscale potrebbero dare un impulso”.
“Serve più pragmatismo, sarò un partner più aperto e più stretto e diretto”, ha detto ancora Macron dopo l’incontro con la cancelliera tedesca.
Merkel e Macron concordano sul fatto che i trattati europei “si possono cambiare, se è necessario”. Macron ha sottolineato che in Francia si vedevano i trattati come un “tabù”. “Per me non lo sono”, ha aggiunto.
L’inquilino dell’Eliseo ha parlato della necessità di “fare le riforme di cui la Francia ha bisogno”, ma anche sottolineato l’importanza di “sburocratizzare l’Europa”.
Per Merkel, “le elezioni francesi e quelle nei Paesi Bassi hanno mostrato quale tesoro sia l’Europa” ed è importante “che si lavori per questo tesoro”. Secondo la cancelliera tedesca “questo è un momento particolarmente sensibile della storia” ed è necessario far arrivare alla gente il messaggio di una “Europa forte”.
Macron ha attaccato il piano del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker. “Non ha soldi freschi e quello di cui abbiamo bisogno sono soldi freschi, servono investimenti per il futuro dell’Europa”.
“Non dobbiamo duplicare il piano di Juncker. È molto utile, ma non sono soldi freschi, non dà agevolazioni in sede di bilancio”, ha ribadito Macron. “Quello di cui ha particolarmente bisogno l’eurozona è una politica determinata di investimenti, privati e pubblici. Dobbiamo portare nuovi soldi freschi, per avere mezzi nel bilancio. Questo comporta convergenze, regole, riforme strutturali vere. E questo è l’obiettivo per il quale lavoriamo nel nostro piano”, ha sottolineato il presidente francese.
Macron ha poi affermato di non aver mai “proposto i cosiddetti eurobond: non sono per la condivisione a livello comunitario del debito contratto in passato”.
Commentando le dichiarazioni della sua controparte francese, Merkel ha sottolineato che “ci sono idee condivise e idee diverse”. “Dal confronto si arriva a qualcosa di buono per tutta l’Europa. Parleremo di queste cose con grande calma”, ha aggiunto.