La Corte suprema del Kenya ha confermato l’elezione di Kenyatta
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A settembre, la Corte aveva annullato le elezioni presidenziali di agosto per irregolarità e aveva ordinato un nuovo voto
La Corte suprema del Kenya lunedì 20 novembre ha confermato la rielezione del presidente Uhuru Kenyatta dopo il contestato voto di ottobre scorso, boicottato dall’opposizione. I giudici hanno respinto le accuse di attivisti e politici che sostenevano che le elezioni non fossero state condotte secondo la legge.
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A settembre, la Corte aveva annullato le elezioni presidenziali di agosto per irregolarità e aveva ordinato un nuovo voto. Si è trattato della prima volta che una corte africana ha ribaltato l’esito di un’elezione presidenziale, secondo il Guardian.
Il leader di opposizione, Raila Odinga, che aveva chiesto l’annullamento del primo voto, ha boicottato le nuove elezioni chiedendo l’intervento internazionale. Numerose e violente proteste erano scoppiate nel paese, dove decine di persone sono state uccise dal mese di agosto.
La decisione del 20 novembre è stata presa all’unanimità dai sei giudici che compongono la Corte suprema.
I ricorrenti avevano segnalato, tra le altre ragioni, che il risultato avrebbe dovuto essere annullato perché il comitato elettorale non aveva chiesto nuove nomine dopo che il precedente voto dell’8 agosto era stato invalidato, e perché il voto non si è tenuto in tutti i 291 collegi elettorali del Kenya.
La sentenza condurrà al giuramento di Kenyatta il 28 novembre, ma è improbabile che riesca a mettere fine alla peggiore crisi politica nell’economia dell’Africa orientale più ricca e più sviluppata dell’ultimo decennio.