La Corte costituzionale spagnola blocca i piani per il referendum sull’indipendenza in Catalogna
La risoluzione del parlamento catalano per un referendum a settembre 2017 è stata sospesa per cinque mesi. Dopo potrà diventare definitiva o essere revocata
La Corte costituzionale spagnola ha bloccato mercoledì 14 dicembre 2016 una risoluzione del parlamento catalano che prevedeva un referendum per l’indipendenza a settembre 2017. Il provvedimento dell’assemblea catalana, approvato a ottobre 2016, è stato sospeso per cinque mesi dalla corte. Dopo questo periodo di tempo, la risoluzione potrebbe diventare definitiva o essere revocata.
La corte ha inoltre avvertito il presidente della regione Carles Puigdemont e il presidente del parlamento della Catalogna Carme Forcadell di attenersi al provvedimento, altrimenti rischieranno responsabilità penali. In passato Puigdemont aveva annunciato che entro il 2017 si sarebbe tenuta una consultazione popolare sull’indipendenza della comunità catalana, con o senza il volere di Madrid.
Il primo ministro della Spagna Mariano Rajoy, a capo del governo conservatore, aveva chiesto alla corte di fermare qualsiasi spinta separatista proveniente dalla Catalogna, una ricca regione del nordest del paese, dove risieda circa un sesto della popolazione spagnola.
Non è il primo tentativo della Catalogna di sottrarsi alla sovranità di Madrid. Ad agosto 2016 la Corte costituzionale ha annullato una risoluzione simile su un referendum per l’indipendenza. Circa il 48 per cento dei catalani si è schierato in favore della secessione in un sondaggio che risale a luglio 2016.
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