Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 06:25
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Home » Esteri

La corte arbitrale dell’Aia respinge le rivendicazioni della Cina sul mar cinese meridionale

Immagine di copertina

Nella disputa tra Pechino e Manila, il tribunale ha riconosciuto le ragioni delle Filippine, ma la Cina non intende riconoscere il verdetto

La corte arbitrale dell’Aia ha stabilito martedì 12 luglio 2016 che la Cina non ha alcun titolo storico sulle acque del mar cinese meridionale e che ha violato i diritti di sovranità territoriale delle Filippine, ma Pechino ha respinto il verdetto e liquidato il caso come una farsa.

La Cina, che ha boicottato le udienze della corte, ha assicurato che ignorerà la decisione e che le sue forze armate difenderanno la sovranità e gli interessi marittimi cinesi nell’area.

Immediatamente prima che la decisione venisse annunciata, l’agenzia di stampa cinese Xinhua aveva reso noto che un aereo civile cinese aveva testato con successo due nuovi aeroporti costruiti sulle contese isole Spratly.

“Questa sentenza rappresenta un colpo legale molto serio alle rivendicazioni giurisdizionali cinesi nel mar cinese meridionale”, ha dichiarato Ian Storey, del ISEAS Yusof Ishak Institute di Singapore. “La Cina reagirà con rabbia in termini di retorica e probabilmente anche intensificando azioni aggressive in mare”.

Gli Stati Uniti, che Pechino accusa di aver militarizzato la regione e inasprito le tensioni, ha chiesto a tutte le parti coinvolte (le Filippine e la Cina) di rispettare quella che è a tutti gli effetti una sentenza legalmente vincolare e di evitare provocazioni.

Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale
Esteri / La guerra di Trump alle università Usa è un autogol economico e culturale: colpirne cento per educarne uno (di G. Gambino)
Esteri / Andreas Malm a TPI: “Ecco perché distruggere la Palestina vuol dire distruggere il Pianeta”
Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale
Esteri / La guerra di Trump alle università Usa è un autogol economico e culturale: colpirne cento per educarne uno (di G. Gambino)
Esteri / Andreas Malm a TPI: “Ecco perché distruggere la Palestina vuol dire distruggere il Pianeta”
Esteri / La strada dell’apartheid progettata da Israele per i palestinesi in Cisgiordania
Cronaca / Papa Francesco e le continue chiamate a Gaza: "L'ultima telefonata è stata sabato"
Esteri / Scossa di terremoto di magnitudo 6.2 a Istanbul, Erdogan: “Stiamo seguendo gli sviluppi”
Esteri / La “sede vacante”, i funerali, il Conclave: cosa succede ora in Vaticano dopo la morte di Bergoglio
Esteri / La difesa comune europea non è la scusa per non agire: è il presupposto
Esteri / La foto che racconta la tragedia dei bambini di Gaza vince il World Press Photo 2025
Cinema / Il regista di "Mamma, ho perso l'aereo": "Vorrei tagliare il cameo di Trump ma temo di essere deportato"