Trovati altri corpi nella proprietà del presunto serial killer della North Carolina
La settimana scorsa la polizia aveva trovato una donna incatenata dentro un container. Todd Kohlhepp ha confessato sette omicidi
Todd Kohlhepp, 45 anni, era stato arrestato giovedì 3 novembre quando la polizia della Carolina del Nord aveva trovato incatenata e rinchiusa in un container una donna, Kala Brown, 30 anni, scomparsa ad agosto insieme al fidanzato Charles Carver, 32 anni.
Sul posto era stato trovato anche il corpo del compagno, ma la donna, pur sotto shock, aveva immediatamente avvertito gli inquirenti che nel terreno di Kohlhepp erano seppelliti altri cadaveri.
Aveva ragione. Nei giorni scorsi sono stati trovati altri due corpi che, identificati grazie ai tatuaggi, appartengono a Meagan Leigh McCraw, 25 anni, e Johnny Coxie, 29 anni, e secondo gli investigatori erano seppelliti lì da quasi un anno.
A condurre gli inquirenti ai luoghi di sepoltura è stato lo stesso Kohlhepp che ha confessato almeno sette omicidi: oltre alle tre persone rinvenute nella sua proprietà, l’uomo ha detto di averne ucciso altre quattro in un negozio Superbike Motorports 13 anni fa.
Nel 2003, in effetti, erano stati ritrovati i corpi senza vita di Scott Ponder, 30 anni, della madre Beverly Guy, 52 anni, e dei due impiegati Brian Lucas, 29 anni, e Chris Sherbert, 26 anni.
Ma la storia di violenza di Kohlhepp è ancora più antica. L’uomo era infatti noto alle autorità come predatore sessuale e aveva già passato in prigione 15 anni per aver rapito e aggredito sessualmente una quattordicenne.
Proprio una soffiata da parte della sezione della polizia che si occupa di reati sessuali aveva indirizzato le indagini verso la sua proprietà di Woodruff, a circa 130 chilometri da Columbia, la capitale dello stato.
La donna ritrovata nel container la settimana scorsa lavorava come donna delle pulizie per Kohlhepp, un agente immobiliare, e il giorno della scomparsa si trovava nella proprietà dell’uomo insieme al fidanzato proprio per fare le pulizie.
Kohlepp ha impugnato un’arma da fuoco e ha sparato al fidanzato davanti alla donna che ha poi tenuto prigioniera “incatenata come un cane” dentro un asfittico container fino al ritrovamento da parte della polizia.
Il suo carceriere, e presunto serial killer, non ha voluto l’aiuto di un avvocato e si difende da solo in tribunale. Gli è stato negato il rilascio su cauzione.
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