Coronavirus, una vignetta danese offende la Cina. L’ambasciatore: “Vogliamo scuse ufficiali”
A pubblicare la vignetta è il quotidiano Jyllands-Posten, che nel 2005 diffuse le caricature del profeta Maometto che provocarono indignazione nel mondo musulmano
Coronavirus, una vignetta danese offende la Cina. L’ambasciatore: “Vogliamo scuse ufficiali”
Una vignetta danese sul tema del coronavirus, il virus che ha già causato 106 vittime in Cina, offende Pechino, che chiede scuse ufficiali. L’immagine è stata pubblicata sul quotidiano danese Jyllands-Posten, è intitolata “Coronavirus” e raffigura una versione modificata della bandiera cinese, dove però le cinque stelle gialle sono state sostituite da cinque immagini del virus.
L’ambasciata cinese in Danimarca ha chiesto le scuse ufficiali del quotidiano e dell’artista danese Niels Bo Bojesen, autore del disegno, nei confronti del popolo cinese. “Senza alcuna empatia o solidarietà, la vignetta ha oltrepassato i limiti della civiltà e il confine etico della libertà di parola, offendendo la coscienza umana”, ha detto l’ambasciatore.
Nel 2005, il Jyllands-Posten pubblicò le caricature del profeta Maometto che provocarono indignazione e rabbia in tutto il mondo musulmano.
Il direttore, Jacob Nybroe, per ora si è rifiutato di chiedere scusa. “Non possiamo scusarci per qualcosa che crediamo non sia sbagliato”, ha detto Nybroe a Ritzau. “Non abbiamo intenzione di umiliare o deridere la situazione in Cina e non pensiamo che la vignetta lo abbia fatto”.
La maggior parte dei politici danesi hanno preso le difese del giornale. “La reazione della Cina è una triste ripetizione dell’inizio della questione su Maometto. La Cina NON dovrebbe chiedere scuse per la linea editoriale dei media”, ha twittato il leader del partito conservatore Soren Pape Poulsen. “Pieno supporto a Jyllands-Posten“.