Cina, vescovo di 98 anni sopravvissuto ai lager ora sconfigge il coronavirus
In queste ore di grande agitazione e paura per l’accertamento di nuovi casi di coronavirus in Italia, una bella notizia arriva dalla Cina. Monsignore Giuseppe Zhu Baoyu, ex vescovo di Nanyang, nella Cina nord-orientale, è guarito dal coronavirus COVID-19.
Il paziente più anziano ad aver sconfitto il virus
A dirsi così nulla d’incredibile: l’ex vescovo non è il primo paziente a guarire dal virus. L’uomo però ha 98 anni ed è sorprendente come, data la veneranda età, sia riuscito a sconfiggere il virus. Finora, infatti, dottori e gli epidemiologi ritenevano il coronavirus fatale per le persone anziane e per pazienti affetti da altre malattie.
L’ex vescovo già presentava un quadro clinico complicato, con altre patologie quali aritmia e versamenti pleurali. È risultato positivo al virus lo scorso 3 febbraio ma nuovi test effettuati il 12 febbraio hanno dato un esito negativo. Il 14 febbraio i polmoni di Giuseppe Zhu Baoyu non erano più infettati.
La guarigione di monsignor Zhu ha dell’eccezionale. Ad oggi è il paziente più anziano ad aver sconfitto il coronavirus.
L’incredibile vita di monsignor Zhu
Ma non è finita qui: il virus non è la prima cosa a cui Giuseppe Zhu Baoyu è sopravvissuto. Ordinato vescovo della Chiesa Cattolica nel 1995, l’ex vescovo è stato prigioniero per molti anni dei laogai: campi di “lavoro rieducativo” dove, durante il il regime comunista, furono richiusi migliaia di cattolici. In questi lager Zhu ha dovuto sopportare duri anni di prigionia insieme ad altri sacerdoti e suore della stessa Congregazione di San Giuseppe.
Caratterizzato da uno spirito d’acciaio e da una tenacia di ferro l’uomo non ha mai voluto abbandonare la sua diocesi e i suoi doveri, anche quando l’epidemia di coronavirus è dilagata nella zona in cui abita. La sua storia ha dell’incredibile e la sua guarigione è già diventata un caso eccezionale in Cina, dove gli sono stati dedicati numerosi articoli e servizi televisivi.