Coronavirus, ultime notizie dal mondo. Francia: quarantena ridotta da 14 a 7 giorni
Coronavirus, ultime notizie dal mondo: tutte le news in tempo reale
CORONAVIRUS ULTIME NOTIZIE – Il Coronavirus nel mondo ha contagiato finora 27 milioni di persone, provocando 880mila morti. Qui le ultime notizie sul Covid-19 in Italia. Di seguito le ultime notizie dal mondo sul Coronavirus di oggi, martedì 8 settembre 2020, aggiornate in tempo reale.
Ore 20,30 – Francia: altri 6.544 casi di coronavirus e 39 morti – Nelle ultime 24 ore in Francia sono stati registrati altri 6.544 casi di coronavirus portando il totale a 335.524. Lo ha riferito il ministero della Salute, precisando che ci sono stati altri 39 decessi per complessivi 30.764 morti.
Ore 19,35 – Francia: Castex negativo al tampone Covid-19 – Il premier francese Jean Castex è risultato negativo al tampone per il Covid-19 al quale è stato sottoposto per aver avuto contatti sabato scorso con il direttore del Tour de France, Christian Prudhomme, risultato positivo al Coronavirus. “Il test realizzato oggi dal premier (che non presenta alcun sintomo) è negativo”, ha fatto sapere Matignon, precisando che Castex è “in piena forma” ma comunque continuerà a seguire il protocollo rimanendo “a Matignon come annunciato”. Il premier ripeterà il tampone sette giorni dopo aver avuto contatti con Prudhomme.
Ore 19,25 – Regno Unito: “Salvate i teatri”, l’appello di Lloyd Webber – Nel Regno Unito la pandemia di Covid-19 sta mettendo a dura prova i teatri che rischiano il tracollo in caso di mancata riapertura a pieno regime. A lanciare l’allarme sul futuro dei teatri è Sir Andrew Lloyd Webber, compositore e autore di musical dal successo planetario, quali Jesus Christ Superstar, Evita, Cats e il Fantasma dell’Opera. In un intervento ad una commissione parlamentare l’artista di fama mondiale ha chiesto al governo di comunicare la data di riapertura definitiva dei teatri e senza distanziamento sociale. La società creata da Lloyd Weber, la Really Useful Group, è uno dei più importanti operatori teatrali a Londra.
Ore 19,15 – Turchia: numeri Covid in ascesa. Aumentano i contagi, 52 morti – Sono ben 1.721 i nuovi casi di Coronavirus in Turchia, con 52 morti nelle ultime 24 ore. Ad aggiornare il bilancio è stato il ministro della Salute, Fahrettin Koca: numeri in costante ascesa, con i contagi al secondo giorno consecutivo sopra quota 1.700 e la crescita nel numero dei morti che preoccupa dopo essere tornata stabilmente al di sopra dei 50 decessi giornalieri. Appena sotto quota 8 milioni il numero totale di tamponi, 283 il numero totale dei casi (con 253 mila guariti), mentre e’ giunto a quota 6.782 il numero dei decessi da marzo a oggi.Tra i casi attivi sono più di 1.100 i malati in condizioni gravi: dati che riportano il Paese alla prima metà di Maggio, quando però la curva scendeva, a differenza di quest’ultimo mese, quando ha ripreso a salire.
Ore 16,55 – Calcio: positivo al Covid calciatore Belgio. Ora test per tutti – Brandon Mechele, giocatore del Brugge, è risultato positivo al Covid mentre era in ritiro con la nazionale del Belgio impegnata nelle gare di Nations League. Lo comunica la federazione che aggiunge come tutti i convocati saranno ora testati per individuare eventuali contagi. Tra le file dei diavoli rossi ci sono tre calciatori che militano in squadre italiane: Castagne, Lukaku e Mertens.
Ore 16,50 – Brasile: Lula, per Bolsonaro Covid è “arma distruzione massa” – In piena pandemia di Covid-19, che fa del Brasile il terzo Paese più colpito al mondo, arriva un duro ‘J’accuse’ dell’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva al suo omologo di estrema destra Jair Bolsonaro, in carica da gennaio 2019. “Ha fatto del coronavirus un’arma di distruzione di massa in Brasile, che attraversa uno dei peggior periodi della sua storia”, ha detto l’ex popolare capo di Stato di sinistra, in carica dal 2003 al 2010, in un video diffuso sui social ampiamente condiviso. “Sì, sarebbe stato possibile evitare così tanti morti. Siamo nelle mani di un governo per il quale la vita non ha alcun valore e che banalizza la morte. Un governo insensibile, irresponsabile e incompetente che non ha rispettato i consigli dell’Oms” ha denunciato il 74enne Lula, in attesa dell’appello alla condanna a 9 anni di carcere per corruzione, in parte scontata tra il 2018 e il 2019.
Ore 16,15 – Case farmaceutiche Usa: “Vaccino solo quando sicuro” – Nove case farmaceutiche americane hanno sottoscritto un documento congiunto per rassicurare gli americani che il vaccino anti-Covid verrà distribuito solo quando “sarà sicuro e efficace”. “Vogliamo rendere chiaro – scrivono – che lo sviluppo del vaccino segue i più alti standard etici e principi scientifici. La salute dei cittadini resterà sempre la nostra priorità massima”. Le case farmaceutiche spiegano che non chiederanno il via libera all’agenzia federale dei farmaci fino a che non saranno certe le garanzie per i cittadini. Il documento porta la firma di AstraZeneca, BioNTech, GlaxoSmithKline, Johnson & Johnson, Merck-Msd, Moderna, Novavax, Pfizer e Sanofi. La precisazione arriva dopo l’annuncio del presidente Donald Trump dell’arrivo del vaccino prima delle elezioni presidenziali e le accuse dello sfidante, il democratico Joe Biden, che ha sollevato il dubbio che il siero non possa essere sicuro per i cittadini.
Ore 15,50 – In Egitto oltre 100 mila casi e 5500 morti – Si aggrava il bilancio della pandemia di Covid-19 in Egitto, che ha superato la soglia dei 100 mila casi. Lo ha annunciato il ministero della Sanità, precisando che dal primo caso, registrato lo scorso 14 febbraio, i contagi sono stati almeno 100.041, di cui 5541 vittime e 79.008 guariti. L’Egitto è uno dei 54 Stati africani maggiormente colpiti dal coronavirus, ma a guidare la classifica è ancora il Sudafrica, con oltre 639 contagi. In Egitto, che conta circa 100 milioni di abitanti, dallo scorso primo luglio il governo ha autorizzato la riapertura parziale di moschee, chiese, locali e siti culturali. Il coprifuoco è stato annullato e gli aeroporti sono tornati operativi. Ora esperti medici locali temono l’arrivo di una seconda ondata di contagi da Covid-19.
Ore 15,45 – Ungheria, vietato entrare e uscire dalle case di cura – Vietato entrare ed uscire dalle case di cura e dagli ospizi per anziani: la misura draconiana è stata decisa dal governo ungherese, tra le altre, per contrastare il forte aumento dei contagi da Coronavirus. Come comunicato dal ministero per le Risorse umane sul suo sito web, il provvedimento è entrato in vigore lunedì scorso, quando nel Paese sono stati registrati 567 nuovi contagi. In Ungheria il virus è tornato a crescere a partire degli ultimi giorni di agosto, mentre durante l’estate le infezioni su base giornaliera erano rimaste nell’ordine delle decine. Nella prima fase della pandemia, gli ospizi e le case di cura per anziani erano state particolarmente colpite in Ungheria. Fino al 27 agosto sono state 142 le vittime da Covid-19 in queste strutture.
Ore 15,25 – Macron ai francesi: “State più attenti nella vita privata” – “Siate più attenti in famiglia e nella vostra vita privata”: è l’appello rivolto ai francesi dal presidente Emmanuel Macron, in riferimento al necessario rispetto dei gesti barriera per arginare i crescenti contagi da Covid-19 in Francia. “Non bisogna lasciarsi andare nei momenti di vita privata poiché i contagi avvengono spesso durante feste private ed incontri di famiglia” ha sottolineato il capo dello Stato. Il primo ministro Jean Castex ha anticipato che la legge vigente sulle limitazioni ad assembramenti e spostamenti sarà “sicuramente prorogata” oltre il termine del 30 ottobre – stabilito dal provvedimento del deconfinamento varato lo scorso 11 luglio – in quanto “la crisi sanitaria non è ancora terminata”.
Ore 14,05 – Turchia vieta musica dal vivo in bar e locali – La Turchia torna a prendere misure contro il coronavirus e vieta musica dal vivo in bar, caffè e locali. L’annuncio è stato dato dal ministro degli Interni turco, Suleyman Soylu, che ha spiegato che il provvedimento è diretto soprattutto a far diminuire il numero di contagi nelle località di villeggiatura sulla costa egea e mediterranea, negli ultimi giorni di vacanza prima del rientro verso le grandi città. Ieri sera il presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva espresso “preoccupazione” per la situazione e definito “inaccettabile” il trend in crescita del virus, annunciando “nuovi controlli” per bar e ristoranti, oltre al divieto per i mezzi pubblici di accettare passeggeri in piedi. Dopo essere scesi sotto i mille contagi giornalieri nel mese di giugno, i numeri in Turchia sono tornati a crescere nell’ultimo mese, con il numero di positivi giunto a quota 1700 nelle 24 ore e il numero di morti arrivato a superare i 50 al giorno. Numeri che non si vedevano da inizio maggio, con in tutto più di 280 mila casi (251 mila circa i guariti) e più di 6700 decessi da marzo a oggi.
Ore 14,00 – Francia: tampone al premier, era in auto con direttore Tour – Il primo ministro francese Jean Castex verrà sottoposto nuovamente al test del Covid-19 perché sabato scorso ha seguito la tappa del Tour de France in auto con il direttore della gara, Christian Proudhomme, risultato positivo. Portavano entrambi la mascherina e hanno rispettato le regole igieniche di prevenzione, ha fatto sapere Matignon, sede istituzionale del premier. Il seminario del governo in programma per mercoledì potrebbe slittare, ha detto il presidente Emmanuel Macron, oppure svolgersi in videoconferenza.
Ore 12,15 – Francia, quarantena ridotta da 14 a 7 giorni – La quarantena per le persone risultate positive al Covid-19 in Francia sarà ridotta da 14 a 7 giorni. Il consiglio scientifico francese ha dato il via libera alla misura, che sarà presa in modo formale venerdì, in occasione del consiglio Difesa. Lo ha annunciato oggi il ministro della Salute francese, Olivier Ve’ran ai microfoni dell’emittente radiofonica France Inter. Secondo gli esperti, “siamo più contagiosi nei primi 5 giorni dopo l’apparizione dei sintomi o che seguono la positività di un tampone”, ha spiegato Ve’ran. “In seguito la contagiosità diminuisce in modo molto netto, e dopo una settimana resta ma molto debole”.
Ore 10,05 – Nuovo record contagi in Israele, verso coprifuoco – Israele ha toccato un nuovo record di infezioni da Covid-19, con 3.392 casi positivi, mentre si attende ancora di sapere per quali zone del paese sarà deciso un nuovo “coprifuoco” notturno. La stampa locale riporta indiscrezioni secondo cui l’elenco finale non conterrà le 40 città con i più alti tassi di infezione, come annunciato in precedenza e che il piano potrebbe anche saltare in seguito alle pressioni di varie comunità e in particolare degli ultraortodossi. Intanto, l’opposizione accusa il primo ministro Benjamin Netanyahu per l’incostanza delle misure di contenimento della seconda ondata del virus. Dopo essere slittate, le restrizioni dovrebbero entrare in vigore alle 19:00 di oggi, fino alle 5:00. Le attività non essenziali verranno chiuse ei cittadini potranno spostarsi solo entro 500 metri da casa. Dall’inizio della pandemia, Israele ha registrato più di 135.000 casi di coronavirus e 1.026 decessi.
Ore 8,00 – Cina, Xi: “Successo Pcc in lotta a Covid-19, popolo cinese unito” – Il presidente cinese, Xi Jinping, ha difeso il ruolo del Partito Comunista Cinese e l’unità del popolo cinese nella lotta contro il nuovo Coronavirus, in un lungo discorso pronunciato alla Grande Sala del Popolo, su piazza Tian’anmen. “I risultati raggiunti contro il Covid-19 testimoniano il successo del Partito Comunista Cinese e del sistema socialista cinese e dimostrano l’unità e la solidarietà del partito e del popolo”, ha scandito Xi in un passaggio del discorso pronunciato durante una cerimonia di premiazione delle persone che sono state in prima linea nell’emergenza sanitaria, tra cui lo pneumologo Zhong Nanshan.
Ore 07,00 – Francia: casi in calo: 4.203 contagi nelle ultime 24 ore – In Francia nelle ultime 24 ore sono stati confermati 4.203 nuovi casi di coronavirus, meno della metà della cifra record di 9mila registrata venerdì scorso. Le vittime sono invece 25. Sale così a 328.980 il numero dei contagi in Francia, mentre i decessi sono 30.726.
Ore 06,30 – Usa 2020: Biden dubita della sicurezza del vaccino. Trump: “Si scusi” – Nella corsa alla Casa Bianca, il tema della sicurezza del futuro vaccino contro il coronavirus si pone con prepotenza sempre maggiore: Trump, che ha lasciato intendere come il vaccino potrebbe essere pronto in tempo per il voto, ha contestato al ticket rivale (Biden e la compagna di corsa, la senatrice Kamala Harris) di aver messo in dubbio pubblicamente il futuro vaccino contro il coronavirus e li ha invitati a scusarsi “immediatamente per la spericolata retorica anti-vaccino”. “Chi si farà la dose? Avete intenzione di essere i primi a dire, ‘fammelo’, ora che dicono che va bene?”, aveva detto Biden. Anche Harris aveva messo fortemente in dubbio il futuro vaccino aggiungendo che è “un problema per tutti”: “Non mi fiderei di Donald Trump e ci dovrebbe essere una fonte attendibile che parlasse dell’efficacia e dell’affidabilità di qualunque cosa stia parlando”. Trump ha liquidato le parole di Biden e Harris come retorica politica che “mette in pericolo vite umane”.
Spagna, superati i 500 mila casi – La Spagna si conferma come uno dei Paesi in Europa più colpiti dalla pandemia di Coronavirus: il paese ha infatti superato il mezzo milione di casi, secondo il bilancio del ministero della Salute. Dall’inizio dell’epidemia, il Paese ha avuto 525.549 contagi diagnosticati, su una popolazione totale di 47,3 milioni, ha riferito il ministero.
In Francia altri 7.701 casi di contagio – La Francia ha registrato nelle ultime 24 ore altri 7.701 casi di Coronavirus. Un numero che resta alto, anche se in calo rispetto alle 8.550 infezioni accertate il giorno precedente. Le vittime dall’inizio dell’epidemia sono 30.701.
Israele, coprifuoco notturno in 40 città – Israele, considerato un esempio nella lotta al Coronavirus all’inizio della pandemia, affronta ora un ritorno di casi di contagio che ha costretto le autorità ad imporre un coprifuoco notturno in circa 40 città con i più alti livelli di contagio, così come la chiusura della maggior parte delle loro scuole e una limitazione degli assembramenti a partire da domani, lunedì. “So che queste restrizioni non sono facili da sopportare, ma nella situazione attuale non c’è modo di evitarle”, ha ammesso in una nota il premier Benjamin Netanyahu, senza specificare la durata delle nuove misure. Il Paese ha superato la barriera dei 1.000 morti in questo fine settimana, triplicando così il numero di vittime durante i mesi estivi, che sono stati caratterizzati anche da manifestazioni contro la gestione della crisi sanitaria ed economica da parte di Netanyahu.
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