Coronavirus, l’italiano contagiato è della provincia di Reggio Emilia. Negativi test degli altri connazionali rientrati da Wuhan
Le ultime notizie sul misterioso virus che si è diffuso in Cina agli inizi di dicembre
Coronavirus, l’italiano contagiato è della provincia di Reggio Emilia. Negativi test degli altri connazionali rientrati da Wuhan
CORONAVIRUS ULTIME NOTIZIE – Primo caso di un italiano positivo al coronavirus: si tratta di uno dei 56 nostri connazionali rientrati da Whuan. L’uomo è originario di di Luzzara, in provincia di Reggio Emilia, e si trovava in Cina per per motivi di svago. Da ieri è stato trasferito dalla Cecchignola allo Spallanzani e per i medici è in “buone condizioni”. Negativi i test degli altri connazionali rientrati da Wuhan.
Il bilancio dei morti provocati dal coronavirus sale a 636 e l’ultimo bollettino del commissione sanitaria cinese parla anche di oltre 30mila casi sospetti.
Sale a 61 il numero delle persone positive sulla nave da crociera al largo del Giappone, a bordo della quale ci sono 35 italiani. Nessuno di loro, però, risulta tra i contagiati.
Coronavirus, le ultime notizie
Ore 15,36 – Italiani alla Cecchignola ‘agitazione, poi tranquilli’. Ci sono stati “momenti di agitazione” tra le 55 persone in isolamento alla Cecchignola quando è stato loro comunicato che il ragazzo trasferito allo Spallanzani è risultato positivo al Coronavirus, ma poi sono state fornite comunicazioni sulla situazione e sul “rischio bassissimo” di contagio e “il clima è tornato più tranquillo”. Lo riferisce l’Ansa che cita fonti vicine a una delle 55 persone in quarantena nella struttura militare. A prevalere è soprattutto “la noia”, perché “le giornate sono lunghe”. Le 55 persone, quando escono dalle proprie stanze, indossano tutte gli strumenti protettivi.
Ore 12,35 – Spallanzani,in Italia non circola virus. “Non si rappresentano casi acquisiti sul territorio nazionale: in Italia non c’è circolazione locale del virus”. Lo ha detto il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani, Giuseppe Ippolito, durante una conferenza.
Ore 12,06 – Italiano positivo al virus, i medici: “È in buone condizioni”.“Il paziente è in buone condizioni”, hanno detto i medici dello Spallanzani sull’italiano risultato positivo al virus, dando lettura del bollettino medico. “Presenta lieve febbricola e lieve iperemia congiuntivale. Il quadro clinico e quello radiologico polmonare sono negativi. Il paziente inizierà in giornata la terapia antivirale”, hanno aggiunto.
Finora 44 pazienti sono stati sottoposti al test: 33 risultati negativi al test sono stati dimessi, 11 sono ancora ricoverati. Di questi, 3 sono stati confermati (la coppia cinese e l’italiano rientrato da Wuhan). La coppia di cinesi ricoverati si trova ancora in terapia intensiva.
La Gazzetta di Reggio riporta altre informazioni sull’italiano contagiato: sarebbe un “ricercatore 29enne che, da anni vive all’estero, e si era recato a Wuhan con la fidanzata cinese per festeggiare il Capodanno”. “All’arrivo però è scoppiata l’epidemia e sono rimasti chiusi in casa, non proseguendo per il loro viaggio che avrebbe previsto come ulteriore tappa la Thailandia”.
Riparte la quarantena per i 55 italiani rientrati da Wuhan che si trovano alla Cecchignola. Stando a quanto si è appreso, la decisione è stata presa in seguito alla conferma che uno degli italiani, il ricercatore reggiano, è risultato positivo al virus 2019-nCoV. La nuova sorveglianza sanitaria riparte per 14 giorni a cominciare da ieri.
Ore 11,51 – Coronavirus: test negativi a italiani a Cecchignola. Verranno ripetuti. Negativi i test con tampone faringeo per la rilevazione del coronavirus effettuati sugli altri 55 italiani in osservazione alla Cecchignola. Solo uno degli italiani è risultato ieri positivo e ora è allo Spallanzani. I test verranno ripetuti con cadenza regolare per tutto il periodo in cui i connazionali saranno in isolamento e sotto osservazione alla Cecchignola.
Ore 11,36 – Italiano contagiato è reggiano. Ministero Salute: non è asintomatico. Il ministero della Salute conferma che l’uomo italiano risultato positivo al coronavirus e ricoverato attualmente all’Istituto Spallanzani presenta dei sintomi e non è, dunque, asintomatico. Il paziente presentava già da ieri, al momento del trasferimento allo Spallanzani dalla Cecchignola, un modesto rialzo termico ed iperemia congiuntivale.
Intanto è emerso che l’uomo è un giovane originario di Luzzara, in provincia di Reggio Emilia, come riferisce il sindaco del comune reggiano Andrea Costa. Il ragazzo, spiega il primo cittadino, “era in Cina per motivi di svago e da lì è stato direttamente rimpatriato con tutte le misure precauzionali del caso. Al momento si trova in isolamento allo Spallanzani di Roma”. “Un abbraccio grande a lui e a tutta la sua famiglia”, conclude il primo cittadino.
“Anche se non si può escludere del tutto, ritengo molto improbabile che l’italiano risultato positivo al coronavirus possa avere trasmesso l’infezione a qualcun altro dei 55 italiani rientrati, come lui, dalla città cinese di Wuhan e tuttora in osservazione alla città militare della Cecchignola”, ha detto all’Ansa il direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Gianni Rezza. Infatti, “alla comparsa dei primissimi lievi sintomi, come la febbre, l’uomo è stato subito ulteriormente posto in isolamento alla Cecchignola. Inoltre, per tutti gli italiani in osservazione alla Cecchignola sono già state prese misure di isolamento e misure precauzionali come l’utilizzo di mascherine e guanti”.
Ovviamente, sottolinea l’esperto, “il rischio maggiore resta legato al fatto che questi italiani vivessero nella città cinese di Wuhan nel momento in cui Wuhan si è rivelata l’epicentro dell’epidemia da coronavirus”. Tenendo conto di ciò, ha aggiunto, “era possibile che qualcuno di questi italiani si fosse infettato; l’importante era però adottare tutte le misure di precauzione, che sono state prontamente adottate. Inoltre la Sanità militare ha disposto i test faringei con tamponi, che verranno ripetuti, per monitorare lo stato degli italiani alla Cecchignola e ciò è stato fondamentale per rilevare l’infezione al momento della comparsa dei primi lievi sintomi. L’uomo risultato positivo presentava, infatti, una leggera febbre e congiuntivite. Un encomio alla Sanità militare – ha aggiunto – per la messa in atto di un monitoraggio serrato”.
Ore 8,45 – Cina: “Italia pronta a riaprire i voli”. Il governo cinese, dopo un incontro tra il vice ministro degli Esteri e l’ambasciatore italiano a Pechino Luca Ferrari, ha riferito che l’Italia sarebbe pronta a riattivare alcuni collegamenti aerei con la Cina. Ma il portavoce del ministro della Salute, interpellato da Repubblica, smentisce. L’Italia è l’unico paese Ue ad aver introdotto il blocco aereo. Sul punto è trapelata “grande irritazione” dalla Cina.
Ore 7,32 – Indagine sulla morte del medico cinese che diede allarme. La Cina ha annunciato l’avvio di un’indagine dopo la morte di Li Wenliang, il giovane medico che per primo lanciò inascoltato l’allarme sul coronavirus di Wuhan e che poi era stato contagiato (qui il suo profilo). Lo ha annunciato la Commissione per l’ispezione disciplinare, l’Anticorruzione del Partito comunista cinese (Pcc), spiegando in una nota che un team investigativo sarà inviato a Wuhan per “condurre un’indagine completa sulla questione relativa al dottore Li Wenliang riportata finora in modo ampio”.
Ore 7,13 – Telefonata tra Trump e Xi. Il presidente Usa, Donald Trump, ha confermato la sua “fiducia” nella Cina durante un colloquio telefonico con Xi Jinping che si è detto anche lui “fiducioso” sulla possibilità di debellare il virus. Il presidente cinese ha chiesto agli Usa di “rispondere ragionevolmente” all’emergenza scatenata dall’epidemia del nuovo coronavirus di Wuhan.
Virus Cina, le ultime notizie: la situazione in Italia
Ieri sera è arrivata la notizia che uno degli italiani rimpatriati nei giorni scorsi da Wuhan e trasferito allo Spallanzani per accertamenti è positivo al Coronavirus, come conferma l’Istituto superiore di sanità: (Qui la notizia completa)
“Con questa persona risultata positiva, un giovane tra i 30 e i 40 anni, abbiamo avuto pochi contatti in questi giorni”, hanno detto alcuni degli italiani in quarantena, rientrati giorni fa dalla Cina, ora nella città militare della Cecchignola a Roma. “Prima che fosse trasferito allo Spallanzani, lui si trovava in una stanza singola”, hanno spiegato.
Intanto rimangono stabili, e dunque ancora critiche, le condizioni della coppia di turisti cinesi, positivi al coronavirus e ricoverati da 8 giorni all’ospedale Spallanzani di Roma.