Coronavirus, uno studio pubblicato su Nature rivela: “Tutti i pazienti guariti dal Covid-19 sviluppano gli anticorpi”
La ricerca è stata effettuata da alcuni ricercatori cinesi su 285 persone guarite dall'infezione: nel 100% dei casi i pazienti hanno sviluppato gli anticorpi al virus
Coronavirus, uno studio rivela che i pazienti guariti sviluppano gli anticorpi
I pazienti guariti dal Covid-19 sviluppano gli anticorpi contro il Coronavirus: lo rivela un importante studio (qui viene spiegato perché è una buona notizia) pubblicato su Nature Medicin e realizzato dai ricercatori della Chongqing Medical University. La ricerca mostra che 285 pazienti guariti dal Coronavirus su 285, quindi il 100 per cento del campione, entro 19 giorni dall’inizio dei sintomi clinici ha sviluppato gli anticorpi contro l’infezione. Gli autori dello studio, infatti, affermano che “entro 19 giorni dall’esordio dei sintomi, il 100% dei pazienti è risultato positivo all’immunoglobulina G (IgG) antivirale”. Secondo gli scienziati i risultati della ricerca dimostrano che “i test sierologici possono essere utili per la diagnosi di pazienti sospetti Covid con risultati Rt-Pcr (i tamponi) negativi e per l’identificazione di infezioni asintomatiche”.
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La scoperta, dunque, aprirebbe anche all’ipotesi di sviluppare un’immunità di gregge di cui spesso si è dibattuto, ma anche al fatto che un potenziale vaccino possa essere davvero efficace. Alcuni casi di recidiva del Coronavirus, seppur isolati, e la mancanza di informazioni certe sugli anticorpi, infatti, avevano fatto pensare che un eventuale vaccino non sarebbe stato efficace contro il virus, men che meno l’idea di “isolare” l’infezione attraverso l’immunità di gregge sviluppata dagli eventuali malati. Lo studio cinese, invece, seppur realizzato su un campione di 285 persone apre nuovi orizzonti, che fanno ben sperare. Lo studio è stato commentato anche dal virologo Roberto Burioni, che su Twitter ha scritto: “Buona notizia. Seppure in quantità variabili, i pazienti guariti da COVID-19 producono anticorpi contro il virus. Questo è bene perché rende affidabile la diagnosi sierologica e, se gli anticorpi fossero proteggenti, promette bene per l’immunità”.
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