Coronavirus, storico incontro Vaticano-Cina: primo bilaterale dopo 70 anni
Le relazioni diplomatiche tra i due Stati erano interrotte dagli anni Cinquanta. La Santa Sede ha elogiato gli sforzi di Pechino contro l'epidemia
Coronavirus, storico incontro Vaticano-Cina: primo bilaterale dopo 70 anni
I ministri degli Esteri della Cina e del Vaticano si sono incontrati per la prima volta dopo decenni in cui i legami diplomatici sono stati assenti a causa di controversie religiose. La notizia è stata diffusa dal Quotidiano del popolo, organo del Partito comunista cinese (Pcc).
L’incontro tra mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede, e Wang Yi, consigliere di Stato e ministro degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese, è avvenuto ieri 14 febbraio a Monaco, in Germania, a margine della Conferenza sulla sicurezza 2020.
Il vertice si svolge in un contesto di miglioramento delle relazioni bilaterali, dalla firma di un accordo storico nel 2018 sulla nomina di vescovi in Cina.
“Oggi è il primo incontro tra i ministri degli Esteri della Cina e del Vaticano”, ha detto Wang Yi. “Questo aprirà più spazio per gli scambi futuri tra le nostre due parti”, cita un comunicato pubblicato dai media ufficiali cinesi.
“Nel corso del colloquio, svoltosi in un clima cordiale, sono stati evocati i contatti fra le due Parti, sviluppatisi positivamente nel tempo”, ha riferito invece un comunicato della Segreteria di Stato vaticana sull’incontro. In particolare, ha spiegato la nota, “si è evidenziata l’importanza dell’Accordo Provvisorio sulla nomina dei Vescovi, firmato il 22 settembre 2018, rinnovando altresì la volontà di proseguire il dialogo istituzionale a livello bilaterale per favorire la vita della Chiesa cattolica e il bene del Popolo cinese”.
“Apprezzamento è stato espresso per gli sforzi che si stanno compiendo per debellare l’epidemia di coronavirus e solidarietà nei confronti della popolazione colpita”, si è aggiunto. Infine, “si è auspicata maggiore cooperazione internazionale al fine di promuovere la convivenza civile e la pace nel mondo e si sono scambiate considerazioni sul dialogo interculturale e i diritti umani”.