Lockdwon da Coronavirus, boom di vendite per i sex toys: “Gli ordini di vibratori sono aumentati dell’87 per cento”
“Mi rende felice che stiamo facendo qualcosa di buono in questo momento difficile, quando le persone si sentono vulnerabili”. Sono le parole di Mathilde Mackowski, la comproprietaria di Sinful, il più grande rivenditore di vibratori e altri generi di sex toys del Nord Europa. In queste lunghe settimane di emergenza Coronavirus, d’altronde, per via delle necessarie restrizioni e del contenimento sociale non è possibile condurre le nostre vite normalmente, quindi incontrando gli amici o il partner; tali condizioni, ovviamente, hanno avuto conseguenze sulla vita sessuale di molte persone, “costrette” a trovare soluzioni alternative per soddisfare questo tipo di bisogni. Ed è proprio per questo motivo che Sinful ha visto le sue vendite più che raddoppiare in Danimarca, mentre anche i siti porno hanno visto un esponenziale aumento del loro traffico e anche degli abbonamenti premium, in molti casi offerti dagli stessi portali, come nel caso di Pornhub, per concedere del piacevole svago in questo periodo di quarantena.
Stesso discorso – e ottimi fatturati – per Ann Summers, catena britannica di lingerie sexy e accessori, che ha aumentato le vendite del 27 per cento, o per la berlinese Dindo King: in questo caso gli ordini di vibratori sono aumentati di ben l’87 per cento. “La paura del virus provoca a molte persone un flusso di adrenalina e una conseguente scarica di dopamina che aumentano desiderio e libido”, ha spiegato Axel-Jürg Potempa, esperto tedesco di benessere sessuale, al Berliner Kurier, fornendo una sorta di “motivazione scientifica” a questo generale aumento nell’utilizzo di sex toys e strumenti per l’autoerotismo. Per chi è in coppia, invece, l’effetto quarantena potrà portare a un nuovo boom demografico per la fine del 2020, visto anche l’aumento esponenziale registrato dalle aziende di profilattici.
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