Coronavirus, dal Turkmenistan alla Corea del Nord: i Paesi dove ufficialmente il Covid-19 non esiste
Vi sono Paesi, dove la democrazia è sostituita dal regime, in cui l'epidemia non è mai arrivata, almeno nelle comunicazioni ufficiali
Coronavirus: i Paesi dove ufficialmente il Covid-19 non esiste
Dal Turkmenistan alla Corea del Nord passando per l’Uzbekistan: ci sono Paesi dove l’epidemia di Covid-19, così come la parola Coronavirus, ufficialmente non esiste. Nessuna notizia di contagi o decessi, nessuna emergenza sanitaria da affrontare: ci sono Paesi, dove la democrazia è sostituita dal regime, in cui la pandemia di Coronavirus non è mai arrivati, almeno nelle comunicazioni ufficiali. È il caso del Turkmenistan del presidente Gurbanguly Berdimuhamedow dove la parola “Coronavirus” è stata vietata perché non esiste. Gli unici termini ammessi, infatti, sono quelli di “malattia” o infezione respiratoria”, mentre chi viene trovato con una mascherina rischia l’arresto.
In Tagikistan, la vita prosegue come se nulla fosse. Secondo il presidente Emomali Rahmon infatti nel Paese non sono stati registrati casi “perché i nostri standard sanitari sono i più alti al mondo” complimentandosi anche con i suoi connazionali: “La pulizia della casa e il rispetto degli standard sanitari sono tra le più grandi qualità dei tagiki”. Nei giorni scorsi nel Paese si è svolta il Nowruz, tradizionale festa di inizio primavera alla quale hanno partecipato migliaia di tagiki. In Uzbekistan, invece, i casi di Covid-19 ci sono e sono stati confermati, ma, secondo il governo locale, sono guaribili grazie all’l’isryk, il cosiddetto “fumo benedetto”. Nessun contagio, invece, nella Corea del Nord di Kim Jong-Un. Secondo quanto raccontato dal regime, il Coronavirus non si è propagato nel Paese grazie al fatto che il dittatore ha bloccato collegamenti aerei e ferroviari con l’estero, sanificato palazzi, strade e piazze, ma soprattuto grazie all’utilizzo di un’erba miracolosa.
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