Coronavirus, come uccide il virus cinese che ha contagiato 10mila persone nel mondo
Coronavirus, come uccide il virus cinese che ha contagiato 10mila persone
Anche lo Stato italiano, dopo i due casi di contagio a Roma, ha dichiarato lo stato di emergenza per il Coronavirus e in tutto il mondo ormai cresce la paura per il nuovo virus che ha fatto già oltre 200 vittime: ma come uccide questo nuovo virus cinese?
Sono in tanti a chiedersi non solo quali siano i sintomi della nuova malattia, ma anche come da questi si possa arrivare fino alla morte. A fare paura non è tanto il tasso di mortalità (siamo intorno al 3 per cento), ma la velocità con cui i numeri di questa epidemia crescono di giorno in giorno. Per questo è importante la prevenzione, come anche il bisogno di non generare una psicosi.
Ormai è chiaro che i sintomi del Coronavirus cinese sono molto simili a quelli di una classica influenza: febbre, tosse, spossatezza, naso chiuso, difficoltà respiratorie, dolori articolari. Ciò rende il virus cinese altamente confondibile con disturbi meno gravi. E non facilita l’arrivo in tempo di una diagnosi accurata.
Nelle forme più gravi, però, il Coronavirus evolve e può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale. È in questi casi che può subentrare la morte. Il Coronavirus cinese uccide soprattutto perché genera un’infiammazione delle strutture più interne dei polmoni. Che, in mancanza di cure tempestive, provoca la morte. Bisogna inoltre precisare che molte delle vittime avevano già altri problemi di salute, anche se non si può trascurare che tra i morti ci sono anche molti soggetti giovani.
Secondo quanto dichiarano gli esperti dell’Imperial College di Londra, ogni persona contagiata può infettarne a sua volta in media altre 2,6, con un tasso che varia da 1,5 a 3,5. Il periodo di incubazione della malattia, invece, oscilla dai 2 ai 10 giorni. È importante tuttavia sottolineare che il Coronavirus è contagioso anche durante l’incubazione.