Coronavirus: il Brasile raccomanda alle prostitute il telelavoro
"Ma non è nella crisi che nascono buone idee? Se devi lavorare, parlare con i tuoi clienti, prova l'opzione di servizio virtuale" si legge in un opuscolo distribuito alle lucciole brasiliane
Coronavirus: il Brasile raccomanda alle prostitute il telelavoro
“Fate il telelavoro”: così il Brasile si è rivolto alle prostitute in un opuscolo in cui si elencano i pericoli derivanti dall’epidemia di Coronavirus. Uno di questi è proprio il contatto fisico con le persone dalle quali, invece, bisogna mantenere almeno 1 metro di distanza per evitare di essere contagiati dal Covid-19. L’idea di elargire una serie di consigli, tra cui quello dello smart working per le prostitute, è stata di Damares Alves, ministro brasiliano delle Donne, della Famiglia e dei Diritti umani, che ha deciso di far stampare un opuscolo, realizzato appositamente per la popolazione più povera e quella Lgbt considerando che “una parte significativa di questa popolazione vive in condizioni di maggiore vulnerabilità sociale e, pertanto, può essere più eposta all’infezione”.
Una parte dell’opuscolo è dedicata come detto ai lavoratori autonomi e alle prostitute. “I lavoratori autonomi, le prostitute e le persone senza un reddito fisso sono le più colpite. Ma non è nella crisi che nascono buone idee? Se devi lavorare, parlare con i tuoi clienti, prova l’opzione di servizio virtuale” si legge nella brochure in cui poi si raccomanda di mantenere l’isolamento sociale, evitando assembramenti che potrebbero essere pericolosi per il proprio stato di salute.
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