Coronavirus, a Berlino riaprono i bordelli ma sesso è vietato
![Immagine di copertina](https://www.tpi.it/app/uploads/2020/08/Progetto-senza-titolo-3-2-320x180.png)
A Berlino le case chiuse hanno ricominciato le attività la scorsa settimana dopo mesi di chiusura dovuta all’epidemia di Coronavirus, ma resta in vigore una significativa limitazione. Secondo quanto riporta Agi, infatti, i clienti dovranno accontentarsi di massaggi erotici, mentre i rapporti sessuali veri e propri saranno proibiti almeno fino al 1 settembre.
I clienti devono riempire un modulo con le loro generalità, che verrà chiuso in una busta sigillata, e sono sottoposti all’obbligo di mascherina. Rigide norme igieniche rimarranno in vigore anche quando i rapporti sessuali saranno di nuovo possibili. Una prostituta di 49 anni intervistata da France Presse, di nome Jana, dice di non temere il contagio: “Quando fai questo lavoro da 20 anni e hai i tuoi clienti fissi, puoi scegliere con chi andare. Se non ti piace, lo rimandi indietro. Non ho nessuna paura”. “Quello che non funziona molto bene è che molti clienti vengono con l’aspettativa di poter fare del sesso”, spiega Aurel Johannes Marx, un imprenditore del settore.
In Germania la prostituzione è legale e regolata: sono 40mila le operatrici del sesso registrate, con il diritto a contratti di lavoro regolari e misure di sicurezza sociale. I medi di lockdown hanno costretto molte prostitute a esercitare in nero per sopravvivere. In alcune grandi città, come Berlino e Amburgo, le addette del settore sono scese in piazza contro le restrizioni. A luglio, nella capitale, decine di prostitute, armate di bambole gonfiabili, avevano inscenato una protesta fuori dall’edificio che ospita il Bundesrat, la Camera alta tedesca.