Il giallo sulla morte del cooperante italiano a Capo Verde: cosa sappiamo finora
Cooperante Capo Verde – La mattina del primo maggio 2019 un cooperante italiano di 30 anni, David Solazzo, è stato trovato morto nella sua casa sull’isola di Fogo, a Capo Verde. Ecco cosa sappiamo finora:
Le cause della morte del cooperante non sono ancora state accertate, ma secondo le prime informazioni sembra si sia trattato di un incidente: il ragazzo si sarebbe ferito con alcuni vetri mentre era in casa da solo.
Una seconda pista al vaglio degli inquirenti è invece quella di una possibile rapina finita male. Si attendono i risultati delle indagini per avere maggiori certezze su quanto accaduto.
“Non è una zona pericolosa non ci sono stati episodi di aggressioni o di attentati, stiamo parlando di un contesto rurale e tranquillo. Aspettiamo l’esito dell’autopsia” sul copro del cooperante morto a Capo Verde, ha affermato il presidente del Cospe Giorgi Menchini.
“Solazzo era stato a cena con degli amici e la mattina seguente è stato trovato morto in casa dove, credo, vivesse da solo. Le autorità stanno indagando e verrà eseguita l’autopsia”, è stato invece il racconto del console italiano a Praia, Luigi Zirpoli.
David Solazzo era un cooperante della Ong Cospe di Firenze e si trovava a Capo Verde, nell’isola di Fogo, per un progetto finanziato dalla Comunità europea per lo sviluppo della forestazione e dell’agricoltura in una zona colpita nel 2005 dall’eruzione di un vulcano.
Il progetto, Rotas de Fogo, dovrebbe terminare a febbraio del 202 e ha anche l’obiettivo di portare avanti “azioni volte al rafforzamento del turismo rurale e sostenibile nell’Isola di Fogo”.
La nota della Ong – “David era arrivato a Fogo nel novembre scorso e da subito aveva messo in campo la sua professionalità, la sua energia e passione al servizio delle comunità locali. Si è trattato di un incidente su cui le autorità locali stanno ancora indagando. Ci stringiamo attorno alla famiglia, alla fidanzata e agli amici, con l’impegno di fare di tutto per appurare la realtà dei fatti, ancora sgomenti per la tragica notizia”.