Le condanne della comunità internazionale al test nucleare nordcoreano
Le reazioni dell'intera comunità internazionale sono state dure. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dovrà decidere come affrontare la minaccia
La Corea del Nord ha condotto il suo quinto test nucleare, innescando un’esplosione di intensità maggiore a quella della bomba atomica sganciata su Hiroshima. Dura la condanna dell’intera comunità internazionale al gesto.
Il test precedente, avvenuto in gennaio, aveva spinto il Consiglio di sicurezza dell’Onu a imporre ulteriori sanzioni su Pyongyang, aumentandone l’isolamento, ma queste non hanno sortito l’effetto di persuadere il paese a interrompere lo sviluppo di armi nucleari.
I 15 membri del Consiglio di sicurezza si riuniranno oggi per decidere come reagire e se imporre nuove sanzioni. “Penso che prima di tutto dovremmo condannarli e poi vedremo cosa poter fare”, ha dichiarato l’ambasciatore russo presso le Nazioni Unite, Vitaly Churkin.
Pyongyang ha effettuato anche una serie di test missilistici balistici quest’anno a dispetto delle sanzioni, che sono stati tutti condannati dal Consiglio di sicurezza.
Il presidente americano Barack Obama ha minacciato serie conseguenze e si è immediatamente messo in contatto con Park e con il primo ministro giapponese Shinzo Abe. “Per essere chiari, gli Stati Uniti non accettano, e non accetteranno mai la Corea del Nord come stato nucleare”, ha dichiarato Obama, definendo l’espansione nucleare di Pyongyang come una minaccia internazionale.
Da parte sua, Pechino, che resta il maggiore alleato diplomatico della Corea del Nord, ha dichiarato che si era risolutamente opposta al test e ha intimato a Pyongyang di non prendere iniziative che peggiorino ulteriormente la già tesissima situazione. Il ministro della Difesa giapponese Tomomi Inada ha dichiarato che i progressi del regime nordcoreano nella tecnologia dei missili balistici rappresenta una grave minaccia per il Giappone.
Il Giappone ha inoltrato una formale protesta diplomatica in relazione all’episodio. Così intende fare anche la Cina ma, malgrado le parole di condanna, appare improbabile che prenda delle misure.
Gli Stati Uniti hanno chiesto alla Cina di fare pressioni sulla Corea del Nord per la denuclearizzazione. “La Cina ha una responsabilità importante per invertire tale tendenza”, ha detto il segretario alla Difesa americano Ash Carter. Il diplomatico, in visita in Norvegia, ha inoltre riaffermato l’impegno “ferreo” per difendere la Corea del Sud e ha condannato il test della Corea del Nord come una sfida diretta all’intera comunità internazionale.
Secondo l’ambasciatore britannico presso le Nazioni Unite, Matthew Rycroft, è necessario che il Consiglio di sicurezza adotti alcuni step. “Prima di tutto ci deve essere la piena attuazione delle sanzioni esistenti, in secondo luogo potrebbero essere aggiunti altri nomi al regime di sanzioni esistenti e in terzo luogo ci potrebbe essere un inasprimento e un rafforzamento del regime delle sanzioni”.
La Corea del Nord è sotto sanzioni dal 2006. Secondo gli analisti sono state imposte praticamente su ogni ambito.