L’uomo accusato di avere preparato un piano per uccidere Theresa May è stato condannato all’ergastolo
Voleva fare esplodere un ordigno davanti a Downing Street, per seminare il caos, e poi approfittare della confusione per uccidere la premier con un coltello o una pistola
Naa’imur Zakariyah Rahman, accusato di avere preparato un piano per uccidere il primo ministro Theresa May, è stato condannato all’ergastolo con un minimo di trent’anni di carcere.
L’uomo, un 20enne del nord di Londra, è stato ritenuto colpevole di aver pianificato l’esplosione di una bomba davanti all’abitazione delle premier in Downing Street, per seminare il caos, e poi approfittare della confusione per uccidere May con un coltello o una pistola.
Era stato arrestato il 28 novembre 2017 dagli agenti dell’antiterrorismo, dell’Fbi e dell’M15.
I poliziotti lo hanno catturato subito dopo che aveva preso una borsa e una giacca da un agente sotto copertura, credendo fossero imbottite di esplosivo.
Secondo la sentenza di condanna emessa dal tribunale di Old Bailey, Rahman era “convinto” che avrebbe provocato “seri danni” con il materiale a sua disposizione. Da un rapporto precedente al suo arresto, l’uomo era stato definito “attento e scaltro” e “in grado di operare senza dare nell’occhio”.
Durante il processo, Rahman ha ammesso di avere aiutato un amico a unirsi all’Isis in Libia e di avere registrato un video di sponsorizzazione dello Stato Islamico.
Secondo quanto ricostruito, il 20enne avrebbe confermato, a un agente della struttura penitenziaria in cui si trovava, l’intenzione di compiere un attentato.
Il giudice Charles Haddon-Cave ha detto che Rahman era “un individuo molto pericoloso” e ha aggiunto che “era difficile prevedere quando, e se mai, su sarebbe de-radicalizzato e quando non avrebbe più rappresentato un pericolo per la società”.