Negli Stati Uniti non è stata eseguita una condanna a morte perché il boia non trovava la vena del detenuto
È la terza volta che un episodio del genere accade nella storia degli Stati Uniti. Le autorità dell’Ohio, dove il condannato è recluso, hanno comunque deciso che ci riproveranno in una data ancora da fissare
Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come
È la terza volta che un episodio del genere accade nella storia degli Stati Uniti. Le autorità dell’Ohio, dove il condannato è recluso, hanno comunque deciso che ci riproveranno in una data ancora da fissare.
Alva Campbell, 69 anni, è rinchiuso nel carcere di massima sicurezza per aver sparato e ucciso un diciottenne durante il furto di un’automobile. Era il 1997 e Campbell era in fuga dopo essere evaso dal carcere in cui aveva già passato 20 anni per un altro omicidio.
L’uomo infatti, rilasciato in libertà vigilata, era stato arrestato per rapina, ma ha approfittato di un’udienza per fuggire. È stato durante la fuga che ha preso in ostaggio e ucciso a colpi d’arma da fuoco Charles Dials.
Campbell soffre, secondo i suoi avvocati, di una grave insufficienza polmonare. Ha una sacca per la colostomia, non può muoversi senza un deambulatore ed avrebbe anche un cancro ai polmoni. Nonostante gli inviti alla clemenza, il governatore dell’Ohio, il repubblicano John Kasich, aveva confermato l’esecuzione.
Secondo il Columbus Dispatch, un giornale locale, gli agenti hanno tentato di infilare una cannula per due volte nel braccio desto di Campbell e, visto il fallimento, hanno provato nella gamba destra, appena sotto il ginocchio. Ma non ci sono riusciti.