Le isole Comore hanno davvero donato 100 euro alla Cina per la lotta al Coronavirus?
Sui social network in lingua francese sta circolando in queste ore una notizia singolare: “Le isole Comore hanno donato 100 euro alla Cina per la lotta al Coronavirus”. A scriverlo è il sito d’informazione Comores.infos, che riporta anche una foto che ritrae un signore africano che consegna a un cinese una busta aperta dalla quale spuntano due banconote da 50 euro.
La notizia è diventata virale e ha suscitato commenti divertiti da parte di molti utenti dei social, increduli di fronte a una così misera donazione da parte di uno Stato verso un altro.
In realtà le cose non stanno esattamente così. È vero che la foto immortala una donazione da 100 euro, ma è falso che provenga dallo Stato delle Comore (arcipelago dell’Africa sud-orientale che conta circa 730mila abitanti). Il contributo è stato versato da un’associazione, l’Amicale Comores-Chine.
L’8 febbraio 2020 una delegazione di questa associazione è stata ricevuta dall’ambasciatore cinese nelle Comore, He Yanjun, ritratto nella foto insieme al presidente dell’Amicale Comores-Chine, Ahamada Msa M’liva, che sarebbe anche membro dell’Oms (l’Organizzazione mondiale della Sanità).
Anche il sito da cui si origina la bufala, Comores.infos, riporta nel suo articolo l’informazione corretta, ma il titolo – “Le isole Comore hanno donato 100 euro alla Cina per la lotta al Coronavirus” – è effettivamente fuorviante.
Per quanto riguarda i 100 euro, importo considerato da molti irrisorio l’associazione ha spiegato che si tratta di una somma simbolica. “Conosciamo le capacità e i mezzi della Cina, ma con questo gesto abbiamo voluto mostrare al popolo cinese quanto i comoriani si sentano preoccupati”, ha dichiarato M’liva.