Caos in Perù: il Parlamento destituisce Castillo dopo il tentativo di sciogliere l’assemblea. Il presidente arrestato
Caos in Perù, dove il parlamento oggi ha votato per destituire il presidente Pedro Castillo, poco dopo l’annuncio dello scioglimento dell’assemblea stessa da parte del capo dello Stato. Il voto di impeachment per “incapacità morale” è stato approvato da 101 parlamentari su un totale di 130, in una sessione trasmessa in diretta televisiva nonostante Castillo avesse annunciato lo scioglimento del parlamento e l’insediamento di un governo di emergenza. Un tentativo denunciato come colpo di Stato da oppositori ed ex sostenitori del capo di Stato, che aveva anche ordinato un coprifuoco, dalle 22 alle 4 del mattino. L’ex sindacalista sarebbe stato già fermato dalla polizia, secondo la stampa peruviana, che ha diffuso immagini dalla prefettura di Lima.
In un discorso alla nazione, Castillo aveva annunciato la sua intenzione di convocare elezioni legislative nel giro di nove mesi, con l’obiettivo di riformare la costituzione peruviana: “il prossimo Parlamento che sarà eletto dovrà avere funzioni di costituente per riformare la Costituzione del Paese”. Castillo aveva anche chiesto a tutti i peruviani che posseggono armi di consegnarle nel giro di 72 ore al più vicino posto di polizia, aggiungendo che “da oggi fino a quando si instaurerà il nuovo Congresso il Paese verrà governato tramite decreto”. L’annuncio di Castillo è stato denunciato anche dalla sua vicepresidente, Dina Boluarte. “È un colpo di Stato che aggrava la crisi politica e istituzionale” nel Paese, ha scritto Boluarte su Twitter.