La Germania vuole rendere più facile l’espulsione per i rifugiati che commettono reati
Lo ha reso noto il ministro della Giustizia Heiko Maas in seguito ai fatti verificatisi a Colonia durante la notte di Capodanno
Il governo tedesco ha reso noto che sta lavorando a un piano per rendere più facili le espulsioni dei rifugiati che commettono atti criminali e molestie sessuali in Germania.
La decisione è stata presa dopo che sono arrivate centinaia di denunce relative a episodi di furti e molestie sessuali a Colonia e in altre città della Germania verificatisi durante la notte tra il 31 dicembre del 2015 e il primo gennaio del 2016.
Secondo quanto riportato lunedì 12 gennaio, circa il 40 per cento delle denunce per molestie sessuali contro donne (qui un riassunto di cosa è successo).
Questi episodi, stando alle denunce e alle testimonianze raccolte, sarebbero stati compiuti da gruppi apparentemente organizzati e composti principalmente da persone di origine nordafricana e mediorientale.
A queste testimonianze si è aggiunto il fatto che tra le prime 31 persone arrestate per i fatti di Colonia, 18 sono richiedenti asilo.
Questi episodi hanno inoltre scatenato una violenta serie di proteste in tutta la Germania. Lunedì 11 gennaio migliaia di persone sono scese in piazza a Lipsia al fianco del movimento anti-immigrazione Pegida per protestare contro gli episodi verificatisi a Colonia.
Nel 2015 oltre un milione di persone ha fatto richiesta d’asilo in Germania.
In risposta ai fatti di Colonia e alle proteste che ne sono seguite, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha dichiarato che serve un chiaro segnale da inviare a chi potrebbe compiere altri atti di questo tipo.
Facendo seguito a queste dichiarazioni della Merkel, il ministro della Giustizia Heiko Maas ha dichiarato che il governo sta lavorando a rendere più facili le espulsioni dei rifugiati che compiono particolari reati.
Domenica 10 gennaio il ministro aveva inoltre dichiarato che gli attacchi di Colonia erano con tutta probabilità un episodio organizzato.