Colombia, il governo vuole trasferire gli ippopotami di Pablo Escobar
Pablo Escobar continua a far parlare di sè. A distanza di 30 anni dalla morte del narcotrafficante in Colombia si sta discutendo del futuro degli animali che il pericoloso criminale aveva importato nella sua enorme tenuta chiamata Hacienda Napoles nel dipartimento di Antioquia. Gli ippopotami eredità di Escobar infatti sarebbero un pericolo per la biodiversità della Colombia, per questo il governo sta pensando al loro trasferimento.
Ad oggi si calcola che, a partire dai quattro esemplari iniziali di ippopotami (un maschio e tre femmine) che vivevano nei pressi della Hacienda Napoles, siano presenti ora sul territorio colombiano tra i 130 e 160 pachidermi. All’interno della sua immensa tenuta, che si estendeva per 3.000 ettari, Pablo Escobar deteneva, oltre agli ippopotami, elefanti, cammelli, zebre, giraffe, gru, impala, cervi, tapiri, canguri, fenicotteri e uccelli rari.
Dopo la morte di Escobar le autorità trovarono nuove collocazioni alla maggior parte degli altri animali, ma non agli ippopotami, perché erano troppo difficili da trasportare. Da circa trent’anni questi pachidermi sono quindi liberi di prosperare, e secondo uno studio potrebbero addirittura arrivare a 1.500 esemplari solamente nel giro di quindici anni.
La principale problematica è che, gli ippopotami, una delle specie invasive più grandi del mondo, non hanno predatori naturali in Colombia, e con l’andare del tempo la loro presenza potrebbe diventare sempre più nociva all’ambiente circostante
Per tutti questi motivi il governo colombiano ha predisposto il trasferimento degli ippopotami verso altri paesi, nello specifico sono circa 70 gli esemplari che dovrebbero trovare una nuova casa in Messico e India.