In Niger alcuni soldati hanno ucciso per errore 14 civili
Il 5 luglio, 14 persone disarmate sono state uccise in Niger durante alcune operazioni delle forze di sicurezza nel sud est del paese: gli agenti le avevano scambiate per miliziani di Boko Haram. A riferirlo è stata l’agenzia di stampa Reuters, citando una fonte ufficiale dell’esercito del paese africano.
Secondo Yahaya Godi, segretario generale della regione di Diffa, i soldati stavano pattugliando una zona vietata ai civili intorno al villaggio di Abadam vicino al Lago Ciad quando hanno aperto il fuoco contro quelli che poi si è scoperto essere degli allevatori locali.
“14 persone sono morte ma il villaggio di Abadam è una zona proibita da tempo”, ha dichiarato Godi. “Ogni individuo avvistato nell’area è considerato un appartenente a Boko Haram”.
Due dei morti provenivano dal Niger e il resto dalla vicina Nigeria dove Boko Haram ha la sua base e da dove il gruppo jihadista è solito attaccare i paesi vicini.
L’incidente si è verificato tre giorni dopo che sospetti militanti di Boko Haram hanno ucciso nove persone e sequestrato decine di donne nel sud del paese. Quell’attacco ha sollevato la preoccupazione circa l’incapacità del Niger di fermare il gruppo islamista e di avere il pieno controllo del proprio confine meridionale con la Nigeria.
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