La Cina smentisce l’invio di truppe in Ucraina al fianco dei volenterosi: “Fake news”

La notizia era stata riportata nei giorni scorsi dal giornale tedesco Welt am Sonntag, secondo cui le truppe di Pechino renderebbero la missione di peacekeeping più accettabile per la Russia
La Cina smentisce che le sue truppe possano partecipare a un’operazione di peacekeeping in Ucraina nel caso in cui Kiev si accordi per un cessate il fuoco con la Russia. Pechino fa sapere di non aver alcuna intenzione di muoversi al fianco della coalizione dei cosiddetti “volenterosi” di cui si sta discutendo da alcune settimane tra alcuni Paesi della Nato, in prima fila Regno Unito e Francia.
La notizia di un possibile intervento cinese, riportata nei giorni scorsi dal giornale tedesco Welt am Sonntag, è stata definita “assolutamente falsa” da Guo Jiakun, portavoce del Ministero degli Esteri cinese. “La posizione della Cina sulla crisi ucraina resta coerente e inequivocabile”, sottolinea il diplomatico durante una conferenza stampa. Pechino, ha aggiunto Guo Jiakun, intende “continuare a collaborare con la comunità internazionale per avviare colloqui di pace e creare le condizioni per un cessate il fuoco e porre fine al conflitto”.
Due giorni fa, sabato 22 marzo, Welt am Sonntag (edizione domenicale del quotidiano conservatore Die Welt) ha scritto che la Cina starebbe valutando la possibilità di partecipare a un’eventuale missione di mantenimento della pace in Ucraina. Il giornale ha citato alcuni diplomatici dell’Unione europea a conoscenza della vicenda. Secondo la testata tedesca, la partecipazione di truppe cinesi potrebbe rendere l’idea della missione di peacekeeping più accettabile per la Russia.
L’invio di soldati di Paesi terzi inviati in Ucraina per garantire il cessate il fuoco è uno scenario caldeggiato in particolare da Regno Unito e Franca, che ne stanno discutendo con altri Paesi europei membri della Nato ma anche con Turchia, Canada e Norvegia. Questa settimana, giovedì 27 marzo, i leader di questi Paesi si vedranno nuovamente a Parigi, convocati dal presidente francese Emmanuel Macron.
Alle discussioni sull’iniziativa dei cosiddetti “volenterosi” partecipa anche la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, che tuttavia finora ha sempre respinto l’ipotesi di mandare soldati italiani in territorio ucraino. Intanto a Riad, in Arabia Saudita, proseguono i negoziati sulla tregua fra le delegazioni di Stati Uniti e Ucraina.
LEGGI ANCHE: Perché il piano ReArm Europe rischia di fare cilecca