Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Cina, il nuovo ministro degli Esteri: “Gli Usa vogliono sopprimerci, così si va allo scontro”

Immagine di copertina

Cina, il nuovo ministro degli Esteri: “Gli Usa vogliono sopprimerci, così si va allo scontro”

Cina e Stati Uniti sono destinati allo scontro se Washington non cambierà il proprio approccio: è l’avvertimento lanciato dal nuovo ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, nella sua prima conferenza stampa da quando si è insediato.

“Gli Stati Uniti affermano di voler competere con la Cina e non cercano il conflitto. In realtà, la loro cosiddetta competizione mira a contenere e sopprimere la Cina sotto tutti i punti di vista”, ha detto Qin, parlando a margine dei lavori dell’Assemblea nazionale del popolo. “Stati Uniti e Cina si avviano verso un conflitto e un confronto inevitabile se Washington non cambia approccio. Chi ne sopporterà le conseguenze catastrofiche?”, le dure parole del neoministro, con un passato da ambasciatore proprio a Washington. Un monito lanciato già ieri da Xi Jinping, secondo cui “l’Occidente, guidato dagli Stati Uniti, ha attuato un contenimento, un accerchiamento e una soppressione della Cina che hanno portato a sfide senza precedenti per lo sviluppo del nostro Paese”.

Nel suo intervento, il ministro ha delineato la politica estera cinese per i prossimi anni, difendendo il rapporto con la Russia dalle critiche delle cancellerie occidentali. Se i due paesi “lavorano insieme, il mondo avrà una forza trainante verso il multipolarismo e una maggiore democrazia nelle relazioni internazionali” mentre “l’equilibrio strategico globale e la stabilità saranno meglio garantiti”, ha detto Qin, parlando di una relazione basata sui principi “di non alleanza, non confronto e non presa di mira di terze parti”, che , proprio perché “non minaccia alcun paese, non è soggetta ad alcuna interferenza o discordia seminata da terzi”.

Pechino “non ha fornito armi ad alcuna delle due parti del conflitto ucraino”, ha poi affermato, accennando a “una mano invisibile” che “usa la crisi ucraina per servire certe agende geopolitiche”. “È una tragedia che poteva essere evitata: la Cina sceglie la pace sulla guerra, il dialogo sulle sanzioni” e la de-escalation all’escalation”, ha notato ancora l’ex ambasciatore, il quale ha ribadito che la Cina “non è l’artefice della crisi, né una parte direttamente interessata”. “Perché minacciare allora le sanzioni alla Cina? Non è assolutamente accettabile”, ha sottolineato Qin, diventato ministro lo scorso dicembre dopo l’elezione di Xi Jinping a uno storico terzo mandato da segretario generale del Partito comunista cinese.

Il ministro ha anche ricordato che la questione di Taiwan “è il fulcro degli interessi centrali della Cina, il fondamento politico nelle relazioni Cina-Usa e la prima linea rossa che non deve essere superata”. “Continueremo a lavorare per la riunificazione pacifica, ma ci riserviamo il diritto di prendere tutte le misure necessarie”, ha avvertito il ministro, che ha portato con sé una copia della costituzione cinese in cui Taiwan viene definita una parte “sacra” della Cina. “Nessuno dovrebbe mai sottovalutare la ferma determinazione, la forte volontà e la grande capacità del governo e del popolo cinesi di salvaguardare la sovranità nazionale e l’integrità territoriale”.

Nella conferenza stampa non è mancato un riferimento al caso del pallone aerostatico recentemente transitato nello spazio aereo americano e abbattuto. Gli Stati Uniti “hanno agito con una presunzione di colpa, reagito in modo eccessivo, abusato della forza e drammatizzato l’incidente”, ha detto Qin, che ha parlato di “incidente inaspettato”.

Il numero 2 della diplomazia cinese, dopo il responsabile Esteri del partito Wang Yi, ha anche difeso i risultati ottenuti dallo sviluppo cinese, i quali “smontano il mito secondo cui la modernizzazione è occidentalizzazione”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Ti potrebbe interessare
Esteri / Record di esecuzioni in Arabia Saudita: giustiziate 330 persone soltanto nel 2024
Esteri / Iran: il governo revoca il bando a WhatsApp e Google Play
Esteri / Nave cargo russa affonda nel Mediterraneo: il giallo sul trasporto di armi dalla Siria
Esteri / Donald Trump vuole il controllo della Groenlandia e del Canale di Panama
Esteri / Paesi Bassi: 5 condannati per gli scontri di Amsterdam con i tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv
Esteri / Mi manda Donald Trump: ecco chi è Tilman Fertitta, nominato prossimo ambasciatore Usa in Italia
Esteri / Raid di Israele a Gaza City: ucciso un operatore della Protezione civile. Almeno 45.338 morti nella Striscia dal 7 ottobre 2023. Qatar: "I colloqui per la tregua continuano". Tel Aviv chiede una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu per condannare gli attacchi Houthi. Il ministro della Difesa Katz: "Prenderemo di mira i leader del gruppo in Yemen". Il governo Netanyahu ordina altri missili
Esteri / La battaglia dell’Antitrust a Google sul caso Chrome
Esteri / Guerra in Ucraina, Donald Trump: “Vladimir Putin vuole un incontro il prima possibile”. Ma Mosca frena
Esteri / Gaza: oltre 45.300 morti dal 7 ottobre 2023. Al-Jazeera: “Altre 14 vittime nei raid odierni di Israele". Israele, attentato contro un soldato a Gerusalemme: ferito l'aggressore. Libano: il premier Mikati visita le postazioni militari nel sud. Siria: il leader di Hts riceve a Damasco il ministro degli Esteri giordano Safadi