Cina, ragazza morta per denutrizione a 24 anni: faceva un pasto al giorno per pagare le cure al fratello disabile
Cina, ragazza morta a 24 anni per denutrizione per pagare cure al fratello disabile
Una ragazza di soli 24 anni è morta in Cina per denutrizione: la sua scelta di non mangiare abbastanza, dettata ovviamente dalla povertà, era stata però anche volontaria, visto che risparmiando il (poco) denaro a sua disposizione sperava di poter pagare le cure al fratello gravemente disabile.
È successo nella provincia di Guizhou, tra le più povere della Cina. La ragazza, che si chiamava Wu Huayan, e il fratello erano rimasti orfani ormai vent’anni fa. Così la responsabilità del ragazzo era ricaduta sulle spalle della giovane studentessa del Guihua Shenghua Vocational and Technical College.
C’erano le cure da pagare e allora Wu Huayan aveva deciso di cercare un lavoro. Ne aveva trovati due, che gli garantivano però uno stipendio di soli 600 yuan (circa 78 euro), a cui si aggiungeva un sussidio statale da 300 yuan. Troppo poco, ovviamente, per permettere ai due di vivere una vita dignitosa.
Così, alla 24enne non era rimasto che centellinare ogni aspetto della propria vita, a partire dai pasti: mangiava una sola volta al giorno, quasi sempre una ciotola di riso e di peperoncini del costo di 2 yuan (26 centesimi di euro). Le sue condizioni di salute, naturalmente, ne hanno risentito parecchio: in cinque anni, il suo fisico si è deteriorato a tal punto che sono iniziati problemi cardiaci, renali e respiratori.
L’anno scorso, la storia di Wu Huayan aveva commosso tutta la Cina, soprattutto quando hanno iniziato a girare alcune foto della ragazza, che pesava poco più di 20 chili ed era alta solo 135 centimetri. A ottobre 2019 il ricovero in ospedale a causa della denutrizione: addirittura, le sopracciglia e i capelli avevano iniziato a caderle. Nonostante le cure dei dottori, per la giovane non c’è stato nulla da fare: il 13 gennaio 2020 è morta nel suo letto di ospedale.
Negli ultimi giorni, sui social sono nate diverse polemiche attorno alla storia della 24enne. Da un lato, il governo cinese è stato accusato di aver lasciato morire una persona in queste condizioni; dall’altro, sono state sollevate ombre sulla raccolta fondi organizzata in questi mesi. C’è infatti il sospetto che i soldi raccolti (più di un milione di yuan, circa 130mila euro) siano stati utilizzati per altri scopi. Mentre Wu Huayan faceva fatica a pagare le cure del fratello, rinunciando anche alla sua vita per dargli una speranza in più di sopravvivenza.