Cina, è stato inaugurato il ponte più lungo al mondo sul mare
Il progetto unisce le città di Hong Kong, Macao e Zhuhai,ma per l'opposizione della città semiautonoma il vero obiettivo del governo è aumentare il controllo sulla ex colonia
Il presidente cinese, Xi Jinping, ha inaugurato il 23 ottobre il ponte che congiunge Hong Kong, Macao e Zhuhai, secondo quanto riportato dall’agenzia Xinhua.
Si tratta del ponte più lungo mai costruito fino ad oggi sul mare.
“Xi Jinping ha partecipato alla cerimonia e ha annunciato l’apertura ufficiale del ponte”, si legge sull’agenzia di stampa cinese.
La cerimonia di inaugurazione tanto attesa si è svolta nella città di Zhuhai, nella provincia orientale di Guangdong, mentre il governo ha preferito non organizzare alcuna celebrazione a Hong Kong.
Subito dopo l’inaugurazione del ponte, sono state trasmesse alcune immagini di uno spettacolo pirotecnico su uno schermo installato per l’occasione.
Il ponte che unisce Hong Kong e Macao è lungo 55 chilometri ed è composto da un tunnel sottomarino di 6,7 chilometri di lunghezza collegato a due isole artificiali.
Poco prima, il governo aveva inaugurato un altro grande progetto che collega Hong Kong alla Cina: un collegamento ferroviario ad alta velocità.
Il ponte, il cui costo complessivo è di circa venti miliardi di dollari, è stato costruito per resistere ad un terremoto di magnitudo 8.
L’infrastruttura sarà aperta al traffico dal 24 ottobre e permetterà di ridurre il tempo di percorrenza tra le 3 città della Grande area della Baia: il tragitto infatti potrà essere percorso in soli 45 minuti, a fronte delle 3 ore al momento necessarie.
Il ponte fa parte del Piano nazionale cinese per l’urbanizzazione, annunciato nel 2014. L’obiettivo del governo è quello di rendere la Cina un paese ancora più urbanizzato e far fronte al problema dell’immigrazione.
Gli esperti assicurano che il ponte potrà essere usato per i prossimi 120 anni e che avrà un effetto positivo sugli affari.
Secondo alcuni però, la valenza di questa particolare struttura non è solo economica o ingegneristica.
Grazie al ponte, infatti, il governo di Pechino potrà aumentare il suo controllo sulla ex colonia britannica di Hong Kong, secondo quanto afferma l’opposizione della città semi-autonoma.