In Cina è esplosa una fabbrica di prodotti chimici: ci sono almeno 19 morti
Ancora ignote le cause dell'incidente, che ha colpito un impianto del gruppo Hengda
Almeno 19 persone sono morte e altre 12 sono rimaste ferite in una forte esplosione avvenuta in una fabbrica a Yibin, nella provincia del Sichuan, sud-ovest della Cina.
L’incidente è avvenuto nella serata di giovedì 12 luglio 2018 in un impianto chimico del gruppo Hengda.
Le fiamme dell’incendio seguito alla detonazione sono state spente solo nelle prime ore del mattino seguente
L’emittente televisiva statale, China Central Television, ha mostrato immagini di alte colonne di fumo nero provenire dall’interno del sito produttivo.
Ancora da accertare le cause dell’esplosione. I feriti sono stati ricoverati e sono in condizioni stabili, scrive l’agenzia di stampa Xinhua.
L’azienda, che produce prodotti chimici per l’industria alimentare e farmaceutica, non ha commentato l’episodio.
Secondo il quotidiano del Sichuan Daily, che cita testimoni oculari, tre edifici sono stati quasi completamente distrutti.
Le finestre degli edifici vicini sono state distrutte dall’esplosione. La fabbrica è circondata da un impianto di sabbia e ghiaia.
L’impianto del gruppo Hengda ha tre linee di produzione, che producono 300 tonnellate all’anno di acido benzoico, usato nei conservanti alimentari, e 2mila tonnellate di acido 5-nitroisoftalico, impiegato per medicinali e coloranti.
Nell’ultimo anno la Cina ha aumentato i controlli sulla sicurezza sul lavoro, sulla scia di alcuni gravi incidenti avvenuti in miniere di carbone e altri impianti chimici.
Nel 2015 un’esplosione in un magazzino chimico nella città portuale settentrionale di Tianjin ha ucciso 165 persone.
Nel 2017 un’esplosione in un impianto petrolchimico nella provincia orientale dello Shandong ha ucciso 8 persone e ha provocato il ferimento di altre 9.