Cina, nuovo focolaio a Shulan. Gli esperti intanto avvertono: “Il virus può essere mutato”
Il Covid-19 questa volta ha colpito una città al confine con la Russia. Ma i sintomi sarebbero diversi da quelli registrati finora
Cina, nuovo focolaio di Coronavirus a Shulan: “Il virus può essere mutato”
In Cina torna la paura Coronavirus: un nuovo focolaio, infatti, è scoppiato nella città di Shulan, mentre gli esperti temono che il virus possa essere mutato. A lanciare l’allarme in particolare è stato il dottore Qiu Haibo, uno dei massimi esperti di terapia intensiva, il quale ha rivelato che i nuovi contagi hanno un lungo periodo di incubazione e presentano sintomi diversi da quelli conosciuti finora: i pazienti, infatti, non avrebbero febbre, ma soffrirebbero di affaticamento e mal di gola. Da qui la convinzione del medico, che il virus possa essere mutato. “Ci sono molti più asintomatici – ha dichiarato il medico – e si è anche osservato che questi nuovi casi richiedono un periodo più lungo per la trasmissione del virus. Elementi che rendono più difficile contenere il contagio”. Secondo Qiu Haibo, inoltre, il “sequenziamento genetico ha mostrato una corrispondenza tra i casi del nord-est e quelli registrati in Russia”.
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Non a caso il comune di Shulan si trova non distante dal confine con la Russia: l’esperto, dunque, è convinto che in questa zona si sia sviluppato un nuovo ceppo del Covid-19, diverso da quello che è partito dalla città di Wuhan. Intanto, per evitare la diffusione dell’epidemia, le autorità hanno imposto al comune di 700mila abitanti, così come alla città confinante di Jilin, un lockdown totale. È consentito, a un solo componente del nucleo familiare, di uscire una volta a settimana per andare a fare la spesa.
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