Cina, le stime dell’istituto britannico: “Con l’inizio del Capodanno lunare 36mila morti di Covid al giorno”
Con l’arrivo del Capodanno lunare, in Cina si potrebbe toccare il picco di 36mila morti di Covid al giorno: è la previsione della società di ricerche britannica Airfinity, che ha visto al rialzo le stime presentate lo scorso 29 dicembre in merito al periodo maggiormente a rischio di diffusione del virus dopo la decisione di Pechino di abbandonare la politica “zero Covid”.
Gli spostamenti di massa di milioni di persone, pronte a ricongiungersi con i propri familiari, favoriranno la circolazione dell’infezione, con effetti potenzialmente disastrosi e numeri da primo lockdown.
Airfinity ha spiegato di aver rialzato le previsioni sui decessi – passate da 25mila a 36mila – sia in base alla velocità di diffusione del contagio sia per la mancanza di informazioni chiare sulla reale situazione della pandemia nel Paese.
Soltanto lo scorso sabato il Partito comunista ha fornito alcuni dati circa la nuova ondata di Covid partita all’inizio dello scorso mese: ci sono stati 60mila decessi riconducibili al virus tra l’8 dicembre 2022 e il 12 gennaio 2023, aveva affermato in conferenza stampa Jiao Yahui, capo dell’Ufficio dell’amministrazione medica della Commissione sanitaria nazionale.
Di questi, 5.500 erano morti per insufficienza respiratoria causata direttamente dall’infezione – quindi inseribili nelle statistiche generali – mentre tutti gli altri sono stati considerati decessi “legati al Covid” perché i pazienti avevano altre patologie croniche gravi.
La Cina ha infatti “ristretto” la definizione di mortalità da Covid dopo aver smantellato la politica della tolleranza zero. Secondo un’analisi di Bloomberg, il bilancio ufficiale al netto dei dati manipolati dal governo è di 1,17 morti al giorno per ogni milione di abitanti: “Si tratta di un tasso di mortalità giornaliera nettamente inferiore a quello registrato in altri Paesi che hanno inizialmente perseguito il Covid Zero o che sono riusciti a contenere il virus dopo aver allentato le regole sulla pandemia”, scrive l’agenzia.
Il presidente Xi Jinping ha ammesso di essere “preoccupato” per la nuova ondata: “La prevenzione e il controllo del Covid in Cina sono ancora in un momento di stress – ha detto in un videomessaggio ai cittadini – ma la luce è davanti a noi, la tenacia è vittoria”.