Chi era Shinzo Abe, l’ex premier del Giappone assassinato durante un discorso a Nara

L’ex premier del Giappone Shinzo Abe è morto oggi, venerdì 8 luglio, in seguito a un attentato durante un comizio elettorale. Shinzo Abe è stato il Premier giapponese più longevo. Prima fra il 2006 e il 2007, poi dal 2012 al 2020, quando si è ritirato per ragioni di salute, per la stessa pancreatite che lo aveva costretto a dimettersi 13 anni prima. Considerato come un ‘falco’ per le sue posizioni nazionaliste in politica estera e di difesa, era chiamato il “principe”, figlio dell’ex ministro degli Esteri Shintaro Abe e nipote dell’ex Premier Nobushe Kishi.
Abe era nato il 21 settembre del 1954. Laureato in Scienze politiche, era stato eletto nel primo collegio della prefettura di Yamaguchi nel 1993, in seguito alla morte del padre, avvenuta due anni prima. Dal 1999 diventerà direttore della divisione per gli affari sociali. Membro di una importante famiglia di politici, premier per due volte, l’ “amico degli Stati Uniti” e con il desiderio di tornare di nuovo in pista. Shinzo Abe, 67 anni era il leader predestinato che nella sua lunga carriera politica aveva dichiarato guerra al terrorismo interno, gelido verso l’autoritarismo nel mondo e verso la Cina e da sempre uno dei più fedeli alleati degli Stati Uniti.
Il nonno, Kishi Nobusuke, era stato primo ministro dal ’57 al ’60, e il prozio Sato Eisaku aveva occupato lo stesso ruolo dal ’64 al ’72. Dopo essersi laureato alla prestigiosa università Seikei di Tokyo, Abe si era trasferito neglli Stati Uniti per studiare scienze politiche alla University of Southern California, Los Angeles. Lì era germogliato il legame con l’America, che poi segnerà la sua carriera politica.
Dopo aver lasciato l’incarico nel 2007, Abe tornò in sella nel 2011 con la cosiddetta ‘Abenomics’, la svolta economica di Abe, che prevedeva misure molto dure, a cominciare dall’aumento dell’inflazione e la svalutazione dello yen rispetto al dollaro e ad altre valute straniere.