Chi era Helmut Kohl, il cancelliere della riunificazione della Germania
Cancelliere tedesco per 16 anni e uomo della riunificazione della Germania, ecco chi era Helmuth Kohl
Il 16 giugno 2017 è morto l’ex cancelliere tedesco Helmut Kohl, una delle principali figure della Germania dopo la Seconda Guerra Mondiale. Aveva 87 anni.
Padre della riunificazione della Germania, Kohl, fu alla guida del governo tedesco dal 1982 al 1998.
Nato a Ludwigshafen nel 1930, Kohl aderì giovanissimo, al termine del secondo conflitto mondiale, alla CDU, il partito cristiano-democratico tedesco che era appena stato fondato nel 1945.
Fu con questo partito che nel 1960 fu eletto nel parlamento del land della Renania-Palatinato, di cui divenne presidente nel 1969. Negli anni della presidenza, divenne capo della CDU con cui nel 1976 fu per la prima volta candidato cancelliere, venendo però sconfitto dal socialdemocratico Helmut Schmidt.
Nel 1982, però, il governo di centrosinistra cadde a causa dell’uscita dalla coalizione dei liberali dell’FDP, che si schierarono con il centrodestra e portarono così alla formazione di un nuovo governo guidato da Helmut Kohl, che da quel momento fu ininterrottamente premier fino al 1998, vincendo tutte le elezioni.
Quel periodo fu particolarmente cruciale per la storia tedesca: come è noto, nel 1989 cadde il Muro di Berlino, portando così alla riunificazione in un unico stato della Germania Ovest e della Germania Est.
La riunificazione tedesca è vista da molti come il principale successo raggiunto da Helmut Kohl, il quale seppe approfittare della presenza sempre meno pressante dell’Unione Sovietica in Germania Est sotto la presidenza di Gorbaciov per portare avanti una politica volta all’unificazione.
Dopo la caduta del muro, Kohl si fece artefice della riunificazione tedesca, prima favorendo le prime elezioni democratiche della storia della Germania Est (avvenute nel 1990), poi portando, lo stesso anno, alla riunificazione delle due Germanie sotto la Repubblica Federale Tedesca, di cui rimase cancelliere.
Il processo di nuova unità non si basò solo sulla creazione delle nuove istituzioni democratiche ad est, ma anche sul tentativo di cancellare la grande differenza economica che c’era tra le due aree del paese.
Nel 1998 la CDU di Kohl venne sconfitta dai socialdemocratici dell’SPD, e Gerard Schroeder fu nominato nuovo cancelliere. Helmut Kohl lasciò quindi l’incarico dopo averlo ricoperto per 16 anni: solamente Otto von Bismarck lo ha ricoperto per più tempo.
Nel 1999 si scoprì che mentre Kohl era leader della CDU, il partito aveva ricevuto finanziamenti illegali depositati principalmente in Svizzera.
Helmut Kohl è ancora oggi considerato uno dei principali leader del centrodestra europeo del dopoguerra, nonché una delle figure più cruciali e rappresentative del processo di riunificazione tedesca.