Attentato di Bruxelles, è morto il sospetto terrorista
Il sospetto autore dell’attentato di Bruxelles di ieri sera, Abdesalem Lassoued, è morto in seguito alle ferite riportate questa mattina in uno scontro a fuoco con la polizia. Lo scrivono i media nazionali.
L’uomo è stato fermato a Schaerbeek ed è stato ferito durante uno scontro a fuoco con la polizia. Colpito al torace, l’uomo è stato trasportato in ospedale e si trova nel reparto rianimazione.
Un’arma che assomiglia a quella usata nell’attentato di ieri sera è stata trovata nelle perquisizioni condotte dalla polizia.
La ministra dell’Interno belga, Annelies Verlinden, ha confermato che un sospettato è stato colpito e neutralizzato, senza confermare la sua identità. La ministra tuttavia ha aggiunto che l’arma automatica utilizzata per l’attentato è stata trovata addosso all’uomo.
Subito dopo l’attacco nel centro di Bruxelles, in cui sono morte almeno due persone, il presunto killer, Lassoued Abdeslam, 45 anni, richiedente asilo tunisino, ha postato un video su Facebook in cui ha rivendicato la sua appartenenza all’Isis, lo Stato islamico, vantandosi di aver eliminato dei non credenti e affermando di avere sparato per “vendicare i musulmani”. Il filmato è rimasto online per diversi minuti per poi essere cancellato. L’uomo, radicalizzato, era già noto ai servizi di intelligence.
Il sospettato, secondo quanto si legge sul sito della testata belga Sudinfo.be che cita fonti qualificate anonime, era conosciuto ai servizi di intelligence federali per la sua radicalizzazione islamica. Un’informazione che resta comunque “da confermare” ufficialmente. La tv belga Rtbf ha invece sostenuto che era noto alle autorità tunisine per dei fatti legati ad attività terroristiche.
L’uomo, secondo quanto riportano i media belgi, citando informazioni apprese dai servizi di sicurezza, è un richiedente asilo dal 2019 e che sarebbe domiciliato a Schaerbeek, quartiere noto per essere il luogo da cui proveniva uno degli attentatori dell’Isis che entrarono in azione nella stessa capitale del Belgio negli anni più sanguinosi del terrorismo islamico in Europa.
Secondo quanto confermato dalla procura belga, il video di rivendicazione apparso su un profilo Facebook “intestato” a Slayem Slouma – poi oscurato da Meta – è attendibile. Lo stesso profilo, come notato sui social, alcuni anni fa erano stati postati alcuni video che riprendono Lassoued in piazza della Vittoria a Genova.