La protesta in Catalogna sta diventando sempre più violenta: lanci di oggetti e cariche della polizia
La protesta in Catalogna sta diventando sempre più violenta
Prosegue la protesta indipendentista dopo la condanna di Oriol Junqueras – leader della più forte formazione politica secessionista Esquerra Republicana de Catalunya – a 13 anni. La polizia nazionale spagnola ha arrestato tre manifestanti, due dei quali minorenni, dopo aver disperso con delle cariche un gruppo che stava lanciando oggetti di ogni genere davanti al quartier generale della polizia della Catalogna. Lo riferisce l’agenzia spagnola Europa Press.
Nella notte, la più violenta da quando sono cominciate le proteste, ci sono stati tafferugli tra estremisti indipendentisti e di destra che sono culminati in veri e propri atti di guerriglia urbana contro i Mossos d’Esquadra: barricate, falò e incendi di arredo urbano e oggetti di terrazze e negozi.
Quello di oggi è il quinto giorno di sciopero generale collegato alle proteste indipendentiste in Catalogna in meno di due anni. Il processo ha condannato i leader secessionisti a 100 anni complessivi di carcere.
Il ministro degli Interni spagnolo facente funzioni, Fernando Grande-Marlaska, è intervenuto duramente per condannare le violenze. “Durante questa settimana ci sono stati episodi di violenza da parte di gruppi minoritari – ha detto – ma ben organizzati. Le loro azioni non resteranno impunite”.
Proteste in Catalogna, le conseguenze
Molte sono state le conseguenze dei disordini. Le proteste hanno indotto la Federazione calcistica spagnola a rinviare la partita Barcellona-Real Madrid, ‘El Clasico’ della Liga spagnola. Il match era in programma il 26 ottobre al Camp Nou e la decisione è stata presa, riferisce il quotidiano spagnolo Marca, per evitare che potesse diventare un’occasione di protesta contro la sentenza del ‘proces’ ai leader catalani. Non è stata ancora fissata una nuova data per il recupero.