Usa, il padre di Jacob Blake: “Mio figlio è paralizzato, ma lo hanno ammanettato al letto d’ospedale”
Il caso di Jacob Blake, il ragazzo afroamericano colpito alle spalle da 7 colpi di pistola sparati da un agente di polizia di Kenosha, continua a far discutere. E tanto. Il 29enne è sopravvissuto, ma non potrà mai più tornare a camminare. “Ha perso l’uso delle gambe”, ha detto il padre di Jacob. E mentre le proteste continuano in Wisconsin così come a Washington, il padre ha chiesto aiuto: “Mio figlio è ammanettato al letto. Non può neanche muoversi, non potrebbe farlo neanche se volesse. Perché ha le manette?”.
L’uomo ha visitato il figlio al Wauwatosa, ospedale del Wisconsin, dove suo figlio ha subito un intervento chirurgico che non ha impedito restasse paralizzato. A raccontare l’incontro è stato lo zio, Justin Blake: era “affranto” nel vedere che suo figlio era stato ammanettato. “Il danno oltre la beffa”, ha continuato lo zio della vittima alla Cnn. “È paralizzato e non può camminare e lo hanno ammanettato al letto. Perché?”.
La polizia di Kenosha e il dipartimento dello sceriffo, così come l’ufficio del procuratore distrettuale, non hanno risposto alla richiesta di commento della Cnn. Un portavoce del Froedtert Hospital ha girato le domande della Cnn al Dipartimento di Giustizia del Wisconsin. Intanto, il governatore del Wisconsin Tony Evers in conferenza stampa non ha saputo dare una risposta al padre di Jacob in merito all’utilizzo delle manette: “Non so perché.. Non posso sapere il motivo”. E la protesta negli Stati Uniti divampa.
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