Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 21:35
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Caso Harvey Weinstein: l’ex produttore accusato di abusi sessuali verso un risarcimento da 44 milioni di dollari

Immagine di copertina

CASO HARVEY WEINSTEIN – Ultimo capitolo del caso Harvey Weinstein, l’ex produttore cinematografico accusato di abusi sessuali da diverse note attrici. L’ex re di Hollywood ha raggiunto con il procuratore generale di New York un accordo da 44 milioni di dollari per risolvere l’azione legale intentata nei suoi confronti da donne che lo accusano. A riportarlo oggi è il Wall Street Journal.

Caso Harvey Weinstein | L’ex produttore verso risarcimento da 44 milioni

In base all’intesa, circa 30 milioni di dollari andrebbero ripartiti tra alcune accusatrici, creditori dell’ex studio di produzione cinematografica di Weinstein ed ex dipendenti. Il resto della somma, invece, 14 milioni di dollari, sono spese legali per il pool di avvocati che difende il produttore.

Stando a quanto riporta il Wsj l’accordo finanziario con molte delle presente vittime di Weinstein e i creditori che lo hanno citato in giudizio non è stato ancora firmato. Il risarcimento dovrebbe coprire tutti i procedimenti civili contro il produttore, inclusi quelli in Canada e nel Regno Unito.

La transazione non esonera comunque Weinstein dia procedimenti penali contro di lui: l’ex produttore dovrebbe essere processato a settembre per presunta violenza sessuale.

Secondo il Wall Street Journal, l’importo previsto nell’accordo di risarcimento sarebbe pagato dalle assicurazioni, alcune delle quali avevano come cliente la Weinstein Company, la società di produzione co-fondata da Weinstein.

Il caso Weinstein è esploso ad ottobre 2017 in seguito a un’inchiesta del New York Times che ha accusato il produttore di molestie sessuali ai danni di alcune attrici di Hollywood, tra le quali Ashley Judd e Rose McGowan. In seguito allo scandalo, pochi giorni dopo Weinstein è stato licenziato dalla società che aveva co-fondato. Weinstein ha perfino ingaggiato ex agenti del Mossad, il servizio segreto israeliano, per rintracciare le donne molestate e far pressione su di loro affinché ritirassero le accuse. Weinstein è stato anche espulso dall’Academy Award.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Israele accetta un accordo per un cessate il fuoco con Hezbollah in Libano. Ecco cosa prevede
Esteri / Israele bombarda il centro di Beirut. Hezbollah: “Resteremo attivi anche dopo il cessate il fuoco”
Esteri / Netanyahu boicotta Haaretz: “Ha danneggiato la legittimità di Israele”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Israele accetta un accordo per un cessate il fuoco con Hezbollah in Libano. Ecco cosa prevede
Esteri / Israele bombarda il centro di Beirut. Hezbollah: “Resteremo attivi anche dopo il cessate il fuoco”
Esteri / Netanyahu boicotta Haaretz: “Ha danneggiato la legittimità di Israele”
Esteri / La guerra di Israele al patrimonio culturale del Libano
Ambiente / Cop29, i 300 miliardi per i Paesi vulnerabili sono pochi e incerti: “Si gioca con la vita delle persone”
Esteri / Media israeliani: "Netanyahu pronto ad accettare la tregua in Libano". Khamenei: "Per il premier israeliano dovrebbe essere emessa condanna a morte"
Esteri / Colpita base Unifil in Libano: feriti 4 italiani. Tajani: “Lanciati da Hezbollah”
Esteri / La Corte penale internazionale emette un mandato di arresto per Netanyahu e Gallant per crimini di guerra: cosa succede ora
Esteri / Ecco come gli Usa
possono hackerare
il tuo telefono grazie a un accordo
con un’azienda israeliana
Esteri / Guerra di Israele contro Hamas e Hezbollah, le ultime notizie. Dall’Aia mandati di arresto per Netanyahu, Gallant e al Masri: "Crimini di guerra e contro l'umanità". Raid israeliano nel nord di Gaza: almeno 60 morti, la maggior parte sono donne e bambini