Carlo III proclamato nuovo Re: “Seguirò l’esempio di mia madre”
Carlo III proclamato nuovo Re
Il giorno di Re Carlo. Oggi, 10 settembre 2022, Carlo III è diventato il nuovo re del Regno Unito, a due giorni dalla scomparsa della Regina Elisabetta II, morta a 96 anni e dopo oltre 70 di regno. La proclamazione è avvenuta alle ore 11, da parte del Consiglio di Accessione, riunito negli Appartamenti di Stato a St. James Palace. Si tratta del più antico dei palazzi reali nella capitale. Per tre secoli, fino al regno di Vittoria, fu la residenza dei reali di Inghilterra. Per l’incoronazione di Carlo, invece, bisognerà attendere ancora qualche mese.
Carlo III è stato proclamato “per grazia di Dio”, sovrano del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, capo del Commonwealth e difensore della fede al St James’s Palace a Londra dal Consiglio di Accessione, istituzione chiamata a certificare nel Regno Unito la successione fra un monarca e un altro, e che si riunisce solo in questa occasione. La cerimonia, a due giorni dalla morte della 96enne regina Elisabetta, è stata trasmessa per la prima volta in diretta tv. La conservatrice Penny Mordaunt, in qualità di Lord President del Privy Council, ha invitato i presenti a St James’s Palace a sottoscrivere la proclamazione. Il primo a firmare è stato il figlio e nuovo erede al trono, il principe di Galles William, seguito dalla regina Consorte Camilla. Alla cerimonia presenti anche la premier Liz Truss e altri ex primi ministri, gli arcivescovi anglicani di Canterbury e di York. La proclamazione si è conclusa con “God save the King”.
Dopo la cerimonia, Carlo III ha preso la parola per un breve discorso: il sovrano ha promesso di “impegnarsi per il resto dei miei giorni e agirò guidato da Parlamento” e di seguire l’esempio della madre, tanto amata dal popolo: “Rispetterò i doveri e l’eredità Elisabetta”. Carlo è tornato a omaggiare Camilla, regina consorte: “Conterò su sostegno della mia amata moglie”. Al termine del suo messaggio il nuovo re ha pronunciato la promessa sulla continuità della religione protestante e del governo della chiesa presbiteriana. Il funerale della regina Elisabetta sarà un giorno festivo nel Regno Unito: dovrebbe essere il 19 settembre.
“Per tutti noi mia madre era un esempio di servizio senza egoismi. Il regno di mia madre è stato senza precedenti e dobbiamo dimostrare gratitudine. Sono consapevole della grande eredità, doveri e responsabilità che mi lascia e nell’assumermi queste responsabilità combatterò per seguire l’esempio che è stato di mia madre rispettando i principi costituzionali. Nell’adempiere a questi compiti sarò seguito dal Consiglio del Parlamento. Confermo la mia volontà di continuare la tradizione di pagate le tasse come monarchia e assolvere i compiti che mi sono stati affidati”, ha detto il re. Alla fine Cerimonia alla Torre di Londra per l’omaggio al re con i saluti delle armi di 10 minuti. Prima i colpi di pistola dei soldati, poi altri soldati sull’attenti nella corte del convento fuori dal Saint James’s Palace con baionette fisse. A seguire una fanfara dal balcone del palazzo.
Subito dopo l’annuncio, sono stati esplosi colpi di cannone a salve in diverse parti della città. “God save the king”, ha dichiarato il funzionario incaricato dell’annuncio dal balcone. Subito dopo la lettura pubblica della proclamazione, da parte di David White, Garter King of Arms, la dichiarazione pubblica del nuovo re è in programma in numerosi altri luoghi del regno: alla Royal Exchange nella City of London, alla presenza del sindaco di Londra, nonché a Edimburgo, Cardiff, Belfast e in diversi altri luoghi del Commonwealth. Le bandiere, a mezz’asta a seguito della morte della regina, sono state innalzate durante la proclamazione pubblica di re Carlo III, e torneranno a mezz’asta successivamente in segno di rispetto.
Già ieri il sovrano aveva tenuto il suo primo discorso alla nazione: “La mia vita cambierà. Vi servirò con amore, lealtà e rispetto. Mia madre è stata per me un adorato esempio e fonte d’ispirazione. Anch’io ora mi impegno solennemente, per tutto il tempo che Dio mi concederà, a sostenere i principi costituzionali che sono al centro della nostra nazione”, ha detto Carlo III.