Lo speciale cappello che riduce la temperatura corporea per i lavoratori in Qatar
Alimentato a energia solare l'elmetto abbassa la temperatura corporea di dieci gradi e dovrebbe aiutare gli operai durante i lavori per la Coppa del Mondo di calcio 2022
Gli operai che in Qatar si stanno occupando dei lavori per la Coppa del Mondo di calcio del 2022 saranno provvisti di speciali elmetti che riducono la temperatura corporea mentre lavorano alla costruzione degli stadi nel caldo feroce del deserto.
Come spiegato dall’organo che si occupa della supervisione dell’organizzazione del torneo, the Supreme Committee for Delivery and Legacy, “L’innovativa tecnologia messa a punto utilizza un ventilatore a energia solare per ridurre la temperatura della pelle anche di dieci gradi”.
Lo speciale cappello è stato brevettato e progettato dall’Università del Qatar. Il professore di ingegneria Saud Abdul-Aziz Abdul-Ghani si è detto certo che questa tecnologia creerà condizioni di lavoro più sicure e confortevoli: “Il nostro obiettivo”, ha spiegato, “era quello di ridurre lo stress da colpi di calore, soprattutto durante i mesi estivi”.
In Qatar le temperature possono raggiungere i 50 gradi celsius.
“La nostra idea”, continua a spiegare l’ingegnere, “è quella di utilizzare l’energia solare per alimentare un ventilatore che convoglia aria su un materiale refrigerato posto nella parte superiore del casco, creando un microclima più fresco per il lavoratore”.
Secondo quanto illustrato dal team di ingegneri, il sistema brevettato dovrebbe rinfrescare per un massimo di quattro ore e potrebbe rivoluzionare l’industria delle costruzioni nelle zone più calde del mondo.
I funzionari hanno detto che lo speciale cappello refrigerante potrebbe essere distribuito fin dalla prossima estate: “I lavoratori in Qatar saranno i primi a utilizzare il casco, costato due anni di lavoro”, ha spiegato l’ingegnere Hilal Jeham al-Kuwari, membro del comitato.
Dal 2007, a causa delle alte temperature raggiunte durante la stagione estiva, agli operai non è consentito lavorare all’esterno per diverse ore del giorno.
Ci sono attualmente più di cinquemila lavoratori edili impiegati nella costruzione degli stadi per i Mondiali di calcio del Qatar che si svolgeranno nel 2022, e questo numero è destinato a raggiungere le 36mila unità entro i prossimi due anni.
Da quando è stato scelto come paese ospitante della Coppa del Mondo 2022, il Qatar è stato oggetto di forti critiche internazionali per il modo in cui tratta la sua forza lavoro: all’inizio del 2016, Amnesty International ha accusato Doha di aver inflitto agli operai che lavoravano alla costruzione del Khalifa International Stadium “lavori forzati”.
Nel rapporto di Amnesty del 2015, si denunciava che oltre 100 operai coinvolti nei lavori per gli stadi del Mondiale di Calcio del 2022 in Qatar avevano subito abusi sistematici ed erano persino stati costretti a lavorare in maniera forzata.