In Cina una petizione chiede al premier di fermare il massacro dei cani
Sono circa 15mila i cani che ogni anno vengono brutalmente massacrati e poi venduti e mangiati in Cina. Da anni associazioni animaliste in tutto il mondo stanno lanciando delle campagne per fermare questa pratica
Il 21 giugno, in concomitanza con il solstizio d’estate, tornerà in Cina il Festival della carne di cane di Yulin, città della provincia meridionale del Guangxi.
Come lascia intendere il nome, si tratta di una sagra incentrata sul consumo di carne di cane.
Sono circa 15mila i cani che ogni anno vengono brutalmente massacrati e poi venduti e mangiati in Cina.
Da anni associazioni animaliste in tutto il mondo stanno lanciando delle campagne per fermare questa pratica, e sembra che anche tra i cinesi stia cominciando a cambiare la percezione sullo sterminio dei cani.
Solo in Cina, infatti, undici milioni di abitanti hanno firmato una petizione presentata agli uffici dell’amministrazione di Yulin per chiedere l’abolizione del festival.
Un sondaggio del 2016 condotto da Horizon e commissionato dal gruppo China Animal Welfare Association in collaborazione con Hsi e Avaaz, ha rivelato che il 64 per cento dei cinesi vuole la chiusura del festival, il 51,7 per cento sostiene che il commercio di carne di cane dovrebbe essere completamente abolito, il 62 per cento pensa che danneggi la reputazione della Cina, il 69,5 per cento afferma di non aver mai mangiato carne di cane.
Le pratiche che vengono usate per uccidere i cani sono terribili.
Molti animali vengono rubati alle loro famiglie umane e vengono picchiati, scuoiati e bolliti vivi.
La loro morte deve essere paurosa perché si ritiene che la scarica di adrenalina prodotta dal loro terrore renda la loro carne gustosa, tenera e dolce.
La carne di cane è una vecchia tradizione culinaria in Cina, Corea del Sud e in altri paesi asiatici perché la sua assunzione è considerata utile a difendersi dai caldi estivi.
Nel 2017 Taiwan è diventato il primo stato dell’Asia a imporre una legge che vieta di mangiare carne di cane e gatto.
Il divieto fa parte di un emendamento che impedisce anche la vendita, l’acquisto e la detenzione di carcasse di cani o gatti.
Il 2 maggio 2018 è stata pubblicata sul portale Petitiontime una petizione che chiede al primo ministro cinese Li Keqiang di vietare l’orrenda pratica del massacro e della commercializzazione di carne di cane.