La Camera dei deputati filippina ha approvato una legge per reintrodurre la pena di morte
Il provvedimento dovrà ora essere votato dal Senato e riguarda soprattutto i trafficanti di droga
La camera dei deputati filippina ha approvato martedì 7 marzo 2017 una legge che mira a reintrodurre la pena di morte, prevedendola per i criminali incalliti e i trafficanti di droga. Il provvedimento deve ora essere votato anche dal Senato.
— Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come.
L’approvazione della misura chiesta dalla maggioranza che sostiene il presidente Rodrigo Duterte è stata definita da Amnesty International un pericoloso passo indietro e una clamorosa violazione degli obblighi internazionali delle Filippine.
“L’idea che la pena di morte libererà il paese dalla droga è semplicemente errata. Si tratta solamente di una punizione inumana e inefficace che non è mai la soluzione”, ha dichiarato Champa Patel, direttrice per l’Asia sud-orientale e il Pacifico di Amnesty.
Il tentativo di reintrodurla, secondo Patel, è “chiaramente illegale” e “violerà il diritto internazionale, privando le persone della loro vita e prendendo sproporzionatamente di mira i poveri”, ha aggiunto facendo riferimento ai presunti reati di droga che porterebbero alla pena capitale.
La misura è stata approvata in prima lettura con 216 voti favorevoli e 54 contrari.
Le Filippine erano state il primo paese asiatico ad abolire la pena di morte nel 1987, per poi reintrodurla nel 1993 per reati come l’omicidio o lo stupro e il rapimento di bambini. La pena capitale era stata nuovamente abolita nel 2006.
— Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata.