Cambridge Analytica, è arrivato il momento di cancellarsi da Facebook?
Dopo lo scandalo Cambridge Analytica, è arrivata l'ora di unirsi al movimento #DeleteFacebook, riappropriandosi della propria privacy e della propria felicità? In cambio, si può godere di moltissimi vantaggi. Ecco quali
Tra gli studi scientifici che dimostrano che l’infelicità è legata a doppio filo con la tecnologia, e lo scandalo della società di analisi Cambridge Analytica che ha violato 50 milioni di profili Facebook per utilizzarne i dati a scopi commerciali, è facile giungere a una conclusione: è ora di cancellarsi da Facebook, e di riappropriarsi della propria privacy e della propria felicità.
È arrivato il momento di cancellare Facebook?
Eliminare i propri dati dalla rete, però, non è così semplice. Come ha spiegato in un articolo lo statunitense HuffPost, disattivando un profilo Facebook i dati rimangono intatti. La soluzione è eliminare definitivamente il profilo, insieme a tutto ciò che è contenuto al suo interno: ideologie politiche, relazioni amorose, abitudini varie.
Anche in questo caso, comunque, altre compagnie tecnologiche come Google venderebbero all’asta i dati dei profili Facebook eliminati.
Ciò non toglie che un grande numero di persone, incitate dalla diffusione dell’hashtag #DeleteFacebook, hanno deciso di abbandonare la piattaforma social in modo definitivo per mandare un messaggio chiaro al suo fondatore, il giovane miliardario Mark Zuckerberg.
Sulla base delle dichiarazioni delle persone che hanno già rimosso i loro profili da Facebook, raccolte dal sito statunitense Quartz, ci sono moltissimi vantaggi personali di cui godere abbandonando il social network.
I vantaggi di non avere più un profilo Facebook
Soltanto non utilizzando più Facebook ci si rende finalmente conto di una profonda verità: Facebook non è necessario.
“Pensavo che Facebook fosse utile, non mi piaceva passarci troppo tempo, ma non riuscivo a liberarmene”, ha detto Rosie Spinks, giornalista freelance che collabora con Quartz. “Come mi avrebbero trovato le persone? In che modo avrebbero potuto leggere i miei articoli?”.
Quelle di Spinks sono domande lecite, ma la giornalista ha voluto fare un tentativo: ha rinunciato a Facebook per un mese. Alla fine dell’esperimento, la giornalista non ha più riattivato il suo profilo.
“Quello di cui mi sono accorta è che le persone trovano altri modi per leggermi (essendo io una persona che scrive su internet, è una cosa sinceramente poco impegnativa), e che semplicemente spreco meno tempo a guardare le cose che mi fanno sentire male”.
Un altro vantaggio di non avere più un profilo Facebook, è la possibilità di filtrare gli inviti agli eventi: è vero che ricevere centinaia di inviti può dare l’impressione di non perdersi nulla, ma è anche vero, al tempo stesso, che gli inviti davvero importanti sono quelli delle persone che si premurano di contattarti direttamente.
Inoltre, secondo Jean Twenge, professore di psicologia alla San Diego State University, paradossalmente eliminare il proprio profilo Facebook aiuta le persone a sentirsi più socialmente connesse.
I ricercatori, in effetti, sospettano che Facebook ci renda infelici perché sprechiamo un sacco di tempo a paragonare la nostra vita con quella degli altri, e questo ci rende competitivi e invidiosi.
Non avere più un profilo Facebook restituisce agli ex-utenti il loro tempo libero. Certo, esistono migliaia di altri modi per perdere tempo, ma si recuperano le intere ore chedi solito vengono buttate scorrendo il pollice su e giù per la Home del social network.
Ultimo, ma non meno importante, eliminarsi da Facebook allunga la vita della batteria dello smartphone.