Buenos Aires, allarme bomba alla Casa Rosada e alla Camera
Allarme bomba Buenos Aires
A Buenos Aires è scattato un allarme bomba alla Casa Rosada e in una pertinenza della Camera dei deputati. Due telefonate anonime hanno avvertito della presenza di ordigni nei due palazzi istituzionali nella tarda mattinata di lunedì 13 maggio (quando in Italia era già sera).
La pertinenza del Parlamento è stato evacuato, mentre per il palazzo presidenziale, nel quale è presente anche il presidente Mauricio Macri, non è stata disposta l’evacuazione.
“Non c’è alcuna possibilità che una bomba entri senza rilevarlo”, ha detto all’agenzia di stampa Reuters un funzionario dell’ufficio del segretario generale.
Poche ore prima del doppio allarme bomba, gli agenti della sicurezza hanno arrestato un uomo che cercava di entrare nella Casa Rosada con una valigetta all’interno della quale c’era un revolver carico. L’uomo, Francisco Ariel Muniz, 36 anni, è stato arrestato.
Macri (centrodestra) è in carica dal 2015 e dovrebbe ricandidarsi alle elezioni presidenziali in programma a ottobre. I sondaggi lo danno in calo, anche a causa dell’alta inflazione che grava sull’economia argentina.
La scorsa settimana in un attacco davanti alla Camera un ex parlamentare e un suo assistente sono rimasti uccisi: secondo i media locali, all’origine dell’azione non c’era però un motivo politico, bensì personale.