Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:14
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Le nazioni del Regno Unito cercano un accordo per i negoziati post-Brexit

Immagine di copertina

La premier Theresa May tenta di tenere il paese unito ed evitare la crisi istituzionale con Scozia e Irlanda del Nord

Scozia, Irlanda del Nord e Galles avranno il loro spazio nei negoziati sulla Brexit. A chiarirlo è la premier britannica Theresa May, che prova a tenere unito il paese, diviso dalla scelta per il referendum del 23 giugno.

Lunedì 24 ottobre i leader di Scozia, Irlanda del Nord e Galles hanno incontrato May per discutere del ruolo che avranno le tre nazioni nei negoziati sulla Brexit, una questione spinosa che potrebbe innescare una crisi istituzionale nel Regno Unito.

Sia Irlanda del Nord che Scozia nel referendum del 23 giugno, infatti, hanno votato per restare nell’Unione europea, ma devono accettare il verdetto finale e dunque il divorzio da Bruxelles.

Il governo britannico ha proposto di creare un tavolo per le trattative con a capo del ministro incaricato della Brexit David Davis a cui siederanno rappresentanti dei tre governi del Regno Unito per discutere sulle procedure d’uscita, presentare proposte ed esprimere opinioni.

Galles, Scozia e Irlanda del Nord avevano criticato il governo di Londra per assenza di coordinamento nelle trattative sulla Brexit. In Irlanda del Nord in molti temono che l’uscita dall’Unione europea possa mettere in discussione l’accordo di pace del 1998 tra il governo e il partito cattolico del Sinn Féin e la fine della libertà di circolazione tra le due nazioni.

La prima ministra scozzese Nicola Sturgeon ha addirittura minacciato un nuovo referendum di indipendenza se le trattative assumeranno la forma di una “hard Brexit”, un divorzio traumatico con l’Unione europea.

Il governo vorrebbe arrivare a una posizione condivisa entro le festività natalizie, per potere avviare la procedura dell’articolo 50 del Trattato di Lisbona e avviare i negoziati ufficiali con Bruxelles prima di marzo 2017.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Francia, case editrici e scrittori fanno causa a Meta per violazioni del copyright
Esteri / L'Europarlamento approva la risoluzione sul piano di riarmo europeo
Esteri / La Casa Bianca diventa uno showroom: Trump compra una Tesla per sostenere Elon Musk
Ti potrebbe interessare
Esteri / Francia, case editrici e scrittori fanno causa a Meta per violazioni del copyright
Esteri / L'Europarlamento approva la risoluzione sul piano di riarmo europeo
Esteri / La Casa Bianca diventa uno showroom: Trump compra una Tesla per sostenere Elon Musk
Esteri / L’Ucraina accetta la proposta di cessate il fuoco degli Usa: “Ora tocca alla Russia”
Esteri / Trump contro il Canada: "Distruggerò la vostra industria dell'auto". E torna a minacciare l'annessione
Esteri / Filippine: ex presidente Rodrigo Duterte arrestato per crimini contro l’umanità
Esteri / Ucraina: Zelensky incontra una delegazione Usa in Arabia Saudita. Kiev bombarda la Russia: 1 morto a Mosca
Esteri / Canada: Mark Carney sarà il nuovo premier al posto di Justin Trudeau. Ecco chi è l'anti-Trump
Esteri / Siria, Osservatorio: “Quasi 1.000 civili uccisi nei massacri delle minoranze in corso dal 6 marzo”. L’Onu: “Sterminate intere famiglie”
Esteri / Romania, il candidato di estrema destra Calin Georgescu escluso dalle presidenziali: scontri tra i suoi sostenitori e la polizia