La Brexit potrebbe far saltare gli accordi di pace in Irlanda del Nord
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A dichiararlo è stato il leader del Sinn Fein, Gerry Adams
L’uscita del Regno Unito – e con esso dell’Irlanda del nord – dall’Unione europea potrebbe far saltare gli accordi di pace che hanno posto fine a 30 anni di conflitto tra cattolici e protestanti nel nord dell’Irlanda. A dichiararlo è il leader locale del Sinn Fein – partito cattolico e repubblicano – Gerry Adams.
Gli accordi in questione sarebbero gli accordi del Venerdì Santo, firmati il 10 aprile 1998, con cui si pose fine a una guerra che vide in campo l’esercito britannico, i paramilitari cattolici e quelli protestanti e portò alla morte di 3.500 persone circa.
Adams, intervenendo a Dublino in un evento dedicato alla riunificazione dell’Irlanda, non è entrato nel merito su come la Brexit metterebbe in discussione gli accordi del Venerdì Santo. Tuttavia, ha messo in evidenza come l’Irlanda del Nord – che rappresenta una nazione in seno al Regno Unito – abbia votato per rimanere nell’Ue, e far sì che esca dall’unione rappresenterebbe un’azione ostile.
Adams ha infatti aggiunto che Belfast dovrebbe fare un accordo con l’Unione europea, anche se le parole pronunciate dal premier britannico Theresa May, secondo cui il Regno Unito lascerà l’Ue senza mezzi termini, non vanno assolutamente in questo senso.